mercoledì 6 novembre 2013

Lista degli editori italiani su Twitter

Ed ecco a voi una lista degli account twitter di tutti gli editori italiani (quelli più importanti, almeno) sia di libri che di manga e fumetti in generale
Avevo trovato una lista simile da qualche parte, una volta, ma siccome l'ho persa ho pensato di rifarla manualmente e postarla sul blog.
La lista dei fumetti è abbastanza completa (spero), ma se manca qualcosa fatemelo notare che lo aggiungo subito.

La lista degli editori che si occupano di libri è stata un pò più ostica, dato che sono un'infinità. Ho riportato solo i più importanti (o quelli in possesso di un account). Anche qui, segnalatemi se manca qualcosa (di significativo però, non segnalatemi la casa editrice di vostra cugina che ha all'attivo un solo libro - il suo). 

Colgo l'occasione per ricordarvi che il blog ha un suo account twitter @ditadinchiostro 
E, se volete, potete anche followarmi nel mio account personale @Panssj
Sono un pò lenta, ma rispondo a tutti i vostri tweet (prima o poi)! U,U

Detto ciò, via alle liste!



lunedì 4 novembre 2013

Nobiltà contadina, l'esilarante gag manga autobiografico della "mamma" di Fullmetal Alchemist Hiromu Arakawa

Nel mondo dei fan di anime e manga, ma anche oltre, il nome Hiromu Arakawa fa drizzare parecchie orecchie. La Arakawa è infatti la geniale mangaka creatrice di quello che è uno dei migliori shonen manga di sempre, Fullmetal Alchemist. Ventisette volumi, due serie animate, due film e non ricordo più quanti OAV/videogiochi/prodotti accessori e un incredibile successo internazionale dopo, la Arakawa aveva ancora abbastanza coraggio per concludere il manga all'apice del successo. 

Quando sei un mangaka esordiente, che ha fatto un incredibile successo con un'unica opera (e sai che difficilmente potrai replicare) e sei ben lontano dalla pensione, non è facile prendere una decisione del genere. Per niente.
Ma la Arakawa sa che una bella storia deve avere anche un bel finale, e allungare il brodo ad oltranza sarebbe stato un insulto ai fan. Per questo, si è guadagnata il mio rispetto.

Ma restava comunque il problema di cosa fare dopo. Insomma, se proponi al mondo una
cosa come Fullmetal Alchemist, poi il mondo si fa delle aspettative su di te. Quale altro manga epico tirerai fuori dal cilindro? Quale storia che farà sbancare i comic di doujinshi? Quale personaggio incredibilmente carismatico inventerai dopo Edward Elric, Scar, Roy Mustang ed è meglio che mi fermi qui sennò mi sciolgo?

martedì 29 ottobre 2013

Prisoners, il nuovo angosciante thriller di Hugh Jackman e Jake Gyllenhaal

E ogni giorno si chiederà perché non sono lì con lei.
Lo capisce questo? Io, non lei! Non lei, detective! Ma io! OGNI GIORNO!”

Prisoners, il nuovo thriller psicologico del regista Denis Villeneuve (La donna che canta, candidato all'oscar come miglior film straniero 2011), è un'opera amara, che getta una luce fredda e implacabile sull'animo umano.

La trama. Boston, America. Durante la tranquilla giornata del Ringraziamento due famiglie si riuniscono per festeggiare, ignare della tragedia che si abbatterà di lì a poco nelle loro vite. Le due figlie più piccole infatti spariscono, inghiottite “nel nulla”: nessuno ha visto o sa niente. L'unica traccia è la testimonianza del fratello di una delle due bambine, che dice di averle viste giocare nei pressi di una vecchia rulotte poco prima della sparizione. Questa flebile pista condurrà gli investigatori sulle tracce di Alex Jones (il bravissimo Paul Dano), un ragazzo con seri problemi mentali, che però non rivelerà nulla al pur tenace Detective Loki (Jake Gyllenhaal) e sarà rilasciato a breve per mancanza di prove. Ma il padre di una delle due bambine, Keller Dove (Hugh Jackman), è disposto a tutto pur ritrovare sua figlia, anche a oltrepassare la linea che separa l'essere umano dal mostro...



martedì 15 ottobre 2013

La danza delle marionette - L'urban Fantasy italiano ha ancora qualcosa da dire

Suona la danza e le marionette si muovono a tempo di musica.
Galinder e Malakith. I loro seguaci, i loro servi.
Angus. E Kerri.
Chi è che regge i fili?


Salve a tutti. È la prima volta che scrivo su questo blog, anche se mi ero offerta di collaborare diverso tempo fa in quanto amyketta di Panssj perché sono troppo cazzona per tenere un mio blog perché mi sarebbe piaciuto provare. La verità è che non so se sono all’altezza, però volevo cimentarmi con questa recensione perché secondo me il romanzo di cui mi appresto a parlare merita. L’ho conosciuto grazie ad un forum che frequento (Massacri Fantasy), che ne aveva parlato bene e aveva consigliato la relativa catena dilettura su aNobii (ebbene sì, sono una anobiana anch’io). E a proposito, consiglio l’esperienza della catena di lettura, bisogna aspettare un po’ per il libro ma ne vale la pena e un piego di libri ha un prezzo veramente irrisorio (1,28 €).

Il romanzo in questione è “La danza delle marionette” di Luca Buggio. Ho deciso di recensirlo principalmente per un motivo: è stato pubblicato da una casa editrice piccola e ha avuto una distribuzione praticamente nulla, ma sono convinta che meriti un po’ di pubblicità. Perché fa abbastanza schifo che le grandi case editrici pubblichino libr cose come “Marked”, magari accompagnate da grandi campagne pubblicitarie, e che un romanzo come questo venga completamente ignorato perché non si rivolge a un pubblico di adolescenti decerebrati. Inoltre l’autore è una persona molto disponibile e aperta alle critiche, e posso assicurare che non se ne incontrano poi molte. Ma basta con l’introduzione.

martedì 2 luglio 2013

30 giorni di... Giorno 02 - Il titolo che più riguardi\rileggi con piacere: Disney e molto altro

In questa definizione potrebbe tranquillamente rientrare Harry Potter, di cui abbiamo già parlato ieri. Ma siccome non mi piace ripetermi...


Ogni anno (anche più volte durante l'anno) mi riguardo tutta la filmografia Disney & Pixar. Dagli esordi ad oggi. Ormai li conosco talmente a memoria che ripeto le battute prima che vengano dette sullo schermo. E canto le canzoni quando penso che nessuno mi senta. Eppure continuo a guardali, ancora e ancora. I miei film preferiti? Mulan, Il Re Leone e La Sirenetta. Più Wall-E, che io considero il capolavoro della Pixar. Li ho in VHS, DVD e BLU-RAY. Le VHS sono consumate in più punti, a furia di riavvolgerle. 


Invece il libro che ri-leggo più spesso (anche questo almeno una volta l'anno, abbinato alla ri-visione del film) è Orgoglio & Pregiudizio di Jane Austen. Raramente ho trovato uno stile così "perfetto" e un ritratto più ironico della società inglese ottocentesca. Inoltre, l'evoluzione del rapporto fra Elizabeth e Mr Darcy, il lento e progressivo scoprirsi a vicenda, perché niente è mai come appare e spesso quello che sappiamo degli altri è solo l'idea che ci facciamo di loro. Un rapporto idealizzato? Certamente. Ripetuti incontri "casuali" che fanno sorridere il lettore esperto? Innegabile. Ma per questo meno piacevole? Assolutamente no. 


Un'altra mia passione sono i disaster movie, o i film avventurosi in generale. Ho perso il conto di quante volte ho visto Deep Impact, il disaster movie per eccellenza (e che ha creato il mio incubo più ricorrente, una gigantesca onda pronta a piombarmi addosso dall'alto). Pieno di esagerazioni come ogni disaster movie che si rispetti, ma un pò per la trama, un pò per i sentimenti umani (anche se sterotipati), leggermente sopra la media. E poi oh, è stato il mio primo amore-disaster movie. 


Anche se nessun film riuscirà a detronizzare il primo Jurassik Park. Io dopo vent'anni sono ancora innamorata di Alan Grant. E dei Raptor.  

@ Daniela Guadagni, Dita D'Inchiostro.

La Rubrica del BlaBla #2: La danza di Harry e Hermione, Riflessioni su Harry Potter #1

© Jon Keegan.

Quando per i 30 giorni ho parlato di Harry Potter, esternando pubblicamente un amore che dura da più di quindi anni, dovevo aspettarmi che un solo post non sarebbe bastato a contenerlo.



Come un cesto di ciliegie, dove ogni frutto tira l'altro, così Harry Potter è una fonte infinita di bellissimi ricordi, tutti collegati gli uni agli altri. 

Quello di cui voglio parlarvi oggi è uno dei più recenti, e riguarda la versione cinematografica di Harry Potter e i Doni della Morte: la danza di Harry ed Hermione. 

Una [non] piccola premessa. A differenza dei libri, ho avuto un rapporto tormentato con i film della serie. Il frequente cambio di regista non ha di certo aiutato, e la serie in sé ha sofferto fino agli ultimi quattro film di una certa mancanza di uniformità

Parliamoci chiaro, è sempre difficile adattare un libro, che ha dalla sua il vantaggio delle descrizioni, delle finezze letterarie e del supporto diretto dell'autore originale, in un film. Specialmente se il libro originale non è semplicemente una fonte come può esserlo qualsiasi sceneggiatura, ma ha alla base parecchi fan hardcore pronti a distruggere il lavoro di mesi per un'inezia (magari perché i capelli dell'attrice di Hermione non sono gli stessi descritti nella versione cartacea). In una situazione del genere, un regista si trova davanti due scelte: fare un film fedelissimo al libro e accontentare i fan, o modificare qualcosa e rendere il suo prodotto adatto ad un più ampio pubblico, che magari il libro neanche lo hanno mai aperto ma  sono attratti dalla fama del titolo. Caso strano, quasi sempre i registi propendono per la seconda scelta; ma entrambe non sono prive di pro e di contro. 


lunedì 1 luglio 2013

30 giorni di... Giorno 01 - Il titolo che ti riporta alla tua infanzia: Harry Potter. Riflessioni su Harry Potter #0


Correva il lontano... errr... 1998? (Boia, è lontano forte) Io ero una giovane innocente (?) ancora ignara del futuro fatto di fandom e delirio che mi aspettava, e di tutte le belle cose che avrebbero riempito le mie giornate di fangirl... 
Il giorno del mio ottavo compleanno, una mia compagna di classe mi regalò un libro avvolto in una carta rossa. Ero stupita: sebbene fossi già una vorace lettrice, nessuno aveva ancora pensato di regalarmi un libro per il mio compleanno (all'epoca si limitavano a qualche barbie, con mio grande disappunto perché io volevo action man). 

Lo accarezzai a lungo prima di scartarlo; era un momento speciale. A quel punto la mia passione per la lettura si stava già trasformando in una sete inestinguibile che mi avrebbe tormentato per tutto il resto della vita. 

Ricordo bene quel momento: ero in classe, circondata da bambini urlanti, l'autrice del regalo mi guardava con occhi ansiosi (non mi ha più regalato niente, ma quel regalo è bastato per tutti i regali di una vita), il sole entrava dalla finestra riscaldando l'ambiente in una delle rare belle giornate di primavera... 
... scartai il pacco e mi comparve davanti un bambino che cavalcava un libro volante. Sopra, un titolo: Harry Potter e la Camera dei Segreti


sabato 29 giugno 2013

30 giorni di ... Reloaded!!

La malvagità, proprio.
*entra di soppiatto guardandosi intorno*
*tossicchia*
Ehm, salve... è passato un bel pò di tempo eh? 
*schiva pomodori e le urla da "altro che un bel pò di tempo!!"*

Perdono, perdono, perdono!! 
Purtroppo nell'ultimo periodo la vita (quella vera) ha colpito tutto lo staff del blog con la forza e la potenza del Martello di Thor e la cattiveria di Loki, e quindi il blog è passato in secondo piano per forza di cose.
Per rimediare, la nostra amica Acalia di Prevalentemente Anime & Manga ci ha suggerito un modo molto simpatico di rimetterci in carreggiata: partecipare alla seconda edizione estiva dei suoi 30 giorni di Anime & Manga. Abbreviata in "30 giorni di... Reloaded" perché questa volta il tema sarà molto più ampio, e riguarderà non solo gli anime e i manga ma anche serie tv, film, comic etc. (Per una spiegazione più dettagliata, vi rimando a questo post.)

A questa sfida parteciperò io, Panssj, nell'attesa che anche gli altri membri di Dita D'Inchiostro si rimettano in sesto. Come già detto, la sfida durerà 30 giorni, occupando così tutto il mese di luglio - e riempendo il blog di post xD

Qua sotto vi riporto le domande a cui, giorno per giorno, risponderemo: 


domenica 28 aprile 2013

Persepolis, il lungo viaggio alla ricerca di sé stessi


Persepolis è stata la prima graphic novel che io abbia mai letto, quando ancora non sapevo esistesse un termine per definire il genere e classificavo tutto sotto la categoria “fumetti non giapponesi”. All'inizio fui attratta dallo splendido trailer del film d'animazione (riportato qua sotto), un minuto e mezzo in cui c'era di tutto, morte, rivoluzione, guerra, dolore, ma anche tanta simpatia e gioia di vivere.

Amai il film, che resta tutt'ora uno dei miei film d'animazione preferiti, e da lì passai a leggere l'opera originale da cui era tratto, curiosa di sapere se avrebbe conservato lo stesso impatto emotivo. Per togliervi subito la curiosità (così passiamo alle cose importanti), ebbene, la risposta è sì.

Nota: Persepolis è pubblicato in Italia da Rizzoli Lizard, che ne ha curato svariate edizioni negli anni. Dall'ultima settimana, grazie ad una collaborazione con il Corriere della Sera, è possibile trovare Persepolis in edicola come allegato del suddetto giornale, a soli 7,90 € (un prezzo molto economico per una graphic novel!). Persepolis è stato scelto come primo titolo di una serie di uscite allegate al corriere della sera, tutte riguardanti graphic novel recenti che trattano il tema della guerra. Qui la notizia in dettaglio con la lista dei titoli che usciranno nella collana “Graphic Journalism”.


giovedì 18 aprile 2013

A sud del confine, a ovest del sole: Murakami e la creazione di miti (letterari e non)

Andò via, ma io continuai a bere solo, seduto al bancone. Il locale aveva chiuso, non c'era più nessun cliente e tutto lo staff era tornato a casa dopo aver messo a posto e pulito. Ero rimasto solo. Non volevo tornare subito a casa, telefonai a mia moglie per dirle che avevo dell'altro lavoro da sbrigare, che avrei fatto tardi. Spensi le luci del locale e in quel buio pesto mi misi a bere del whisky. Per non stare a tirare fuori il ghiaccio, lo bevvi liscio.
"Finiremo tutti per scomparire, uno dopo l'altro", pensai. Ci sono cose che svaniscono all'improvviso come se fossero state recise da un colpo secco, mentre altre si dissolvono lentamente, fino a sparire del tutto. Ciò che rimane è solo il deserto.



Basta leggere questa citazione, per restare incantati. Murakami ha un ritmo inconfondibile: l'inchiostro pulsa e ci si trova dentro la sua testa, insieme ai protagonisti, e ci si deve solo abbandonare alla narrazione (che non perde un colpo).
Haruki Murakami ha un pregio: trasformare ogni romanzo in un mondo a sé. Un universo parallelo. I protagonisti hanno, in comune, il fatto di essere tutti un po' fuori dal comune, pur essendo comunissime persone.
Di quale romanzo parliamo, oggi?
Proprio lui, l'ultimissima uscita
Un romanzo che, lo diciamo subito, ha atmosfere uniche, una storia d'amore soverchiante e un protagonista che, per una volta, ha sin da subito una forte coscienza di se stesso.

"A sud del confine, a ovest del sole" viene pubblicato, in Giappone, nel 1992. Segue di quattro anni "Dance Dance Dance", e precede "L'uccello che girava le viti del mondo" (1994-1995). Viene scritto durante una visita di Murakami alla Princeton University negli USA.
Nel 2000 la Feltrinelli lo aveva proposto al pubblico italiano, che adesso gode di una nuovissima edizione Einaudi. La traduzione è quella della prima versione italiana, di Mimma de Petra, con la revisione di Antonietta Pastore per Einaudi. Sulla copertina, a sfondo bianco, risalta un LP che richiama subito un elemento imprescindibile di ogni buon romanzo di Murakami: la musica. Particolarmente importante qui, perché il protagonista fonda e gestisce un jazz bar ad Aoyama (Tokyo), con musica dal vivo. Come effettivamente aveva fatto Murakami prima di diventare scrittore.

Cercherò di fare meno spoiler possibili, limitandomi alle linee generali. Tanto, Murakami sa sorprendere sempre e comunque, pure quando è prevedibile.


domenica 14 aprile 2013

La madre: l'amore di una madre è per sempre


È con immenso piacere che questa domenica vi parlo del nuovo film di Guillermo del Toro (il Labirinto del fauno fu oggetto di una venerante recensione da parte mia, tempo fa), stavolta nei panni di produttore: "La madre" (in lingua originale è Mamà, che ha una sfumatura decisamente differente ma il film è così bello che, per una volta, non voglio polemizzare). Guillermo del Toro è stato attirato, infatti, da un corto di produzione spagnola, dall'omonimo titolo, diffuso nel 2008 e realizzato da Andrés Muschietti (qui il link della pellicola, con un'intervista di Guillermo del Toro; segnaliamo anche le interviste alle due bambine e quella ad Annabel). 

Ecco il trailer del film, italiano:



Ci troviamo di fronte a un'altra storia fortemente impregnata di sovrannaturale (fino al gelido  midollo, direi!), con la differenza che stavolta non si ha più il dubbio sulla verità o meno di quello che si vede. Infatti, con "madre" ci si riferisce a un fantasma, un fantasma di donna che è protettivo, forte e fermamente intenzionato a ottenere quello che vuole.
Il punto è: cosa vuole?



venerdì 12 aprile 2013

Il Grande e Potente Oz: una grande e potente delusione.

Il nostro scaffale della vergogna si arricchisce, ahinoi, di un nuovo elemento. Oz the Great and Powerful, pur avendo momenti di qualità, si è rivelato un'esperienza decisamente insoddisfacente. Il più recente film della Disney Pictures, direttoda Sam Raimi (La Casa, Spider Man) vuole essere un prequel de "Il mago di Oz" del 1939, il cult movie con Judy Garland nella parte di Dorothy.

Siete curiosi di sapere come il Mago di Oz è arrivato nella terra di Oz, e qual è la storia dietro alle streghe cattive dell'est e dell'ovest. Anche noi lo eravamo, e il vostro Raistlinsama ha entusiasticamente deciso di spendere un paio d'ore al cinema per vedere questo film. Per cominciare a pentirsene quasi subito.


mercoledì 10 aprile 2013

Blacksad, gatti detective in una storia dalle tinte noir


Inauguriamo anche la sezione dedicata alle graphic novel! Ultimamente ne stò leggendo un sacco, e ho scoperto tanti autori molto interessanti, fra cui Juan Diaz Canalez e Juanjo Guarnido, creatori della miniserie Blacksad.

Ambientato nell'America degli anni '50, Blacksad è un noir dal sapore classico i cui protagonisti sono degli animali antropomorfi. I tratti animali riflettono il carattere dei personaggi e il loro ruolo nella storia: ad esempio il giornalista freelance a caccia di informazioni ha l'aspetto di una volpe, invece il protagonista (un detective “duro” che si muove “fra le ombre”, in ambienti poco raccomandabili) ha le fattezze di un gatto nero, e via dicendo.

Uno dei punti di forza di Blacksad è l'espressività dei personaggi. Ad ogni inquadratura cambiano le espressioni, e ognuna rimanda di volta in volta ad una emozione diversa, rendendo quasi superflue le righe della narrazione. In una singola tavola si può passare da una scena drammatica ad una comica, senza perdere coerenza nell'intreccio narrativo.

La potenza del tratto di Guarnido risulta evidente in quanto semplicemente osservando le vignette è possibile seguire e comprendere la storia. Ed è straordinario come ogni personaggio, pur avendo fattezze difficili come quelle di una lucertola, trasudi umanità in ogni gesto o posa. In questo ha giovato a Guarnido l'aver lavorato alla Disney, in particolare come capo dell'animazione per il film Tarzan.

Non fatevi ingannare però. Blacksad è una serie composta da trame dure, che toccano temi scomodi come mafia, prostituzione, omertà e razzismo. E' un prodotto decisamente per adulti, o perlomeno per un pubblico in grado di coglierne le raffinatezze narrative e le innumerevoli citazioni ai grandi film del genere noir.


venerdì 5 aprile 2013

Psycho-Pass, l'eterna illusione di una società perfetta


Oggi parliamo di Psycho-Pass, uno degli anime più interessanti e profondi dell'ultimo anno, di cui (caso ormai più unico che raro) sono stati quasi immediatamente acquistati i diritti per la trasmissione/vendita in Italia.

La trama. In un prossimo futuro gli umani sembrano essere riusciti a costruire la società perfetta, grazie ad un sistema completamente automatizzato chiamato Psycho Pass. Esso è in grado di scansionare istantaneamente la mente di qualsiasi individuo, valutandone la personalità e i talenti, in modo da indirizzarlo verso il mestiere più adatto alle sue capacità e attitudini. In questo modo viene costruita una società all'apparenza perfetta, dove tutti sono soddisfatti della propria vita e occupano un ruolo ben preciso conforme al proprio carattere.

Ma gli esseri umani non sono creature perfette, talvolta alcuni di loro deviano dalla “retta” via e compiono crimini contro gli altri. Per questo il sistema ha un ulteriore compito: individuare nella massa i pericoli per l'ordine pubblico e comunicare la loro esistenza al Public Safety Bureau, la moderna polizia.

Una squadra di polizia è composta da tre segmenti: uno o più analisti, incaricati di analizzare i dati e offrire supporto dalle retrovie, gli ispettori, coloro che prendono le decisioni sul campo ed effettuano gli arresti, e infine gli agenti (o enforcer) che si occupano della parte prettamente “fisica” del lavoro.


Questi ultimi sono in realtà delle persone il cui Psycho-Pass è oscurato, ergo dei criminali veri e propri o potenziali. Mentre solitamente i criminali vengono rinchiusi in “strutture di correzione”, ad alcuni di loro in possesso di doti particolari viene offerta la possibilità di lavorare come agenti sottoposti agli ispettori. E' una libertà parziale, in quanto non possono uscire dall'ufficio senza permesso e neanche condurre una vita normale, e sono continuamente sottoposti a pericoli, ma è pur sempre meglio di una vita spesa in un istituto di correzione.


martedì 2 aprile 2013

Anteprime - Inchiostrando nel mese di Aprile 2013!

Mentre agitiamo i nostri pennellini calligrafici scaldandoci per le di noi da voi amatissime recensioni, facciamo qualche schizzetto qui e lì. Pensavate mica che vi abbandonavamo tra un articolo e l'altro? Non sia mai, noi pensiamo a come rovinare la nostra vita e di conseguenza pure la vostra. 

Ecco qui le novità in arrivo, quelle che ci stuzzicano di più e qualche ideuzza adatta al mese in entrata, per non restare mai a bocca asciutta!





Ovviamente non tratteremo tutto (non veniamo pagate abbastanza... anzi, non prendiamo proprio niente ò_o Siamo solo pazze) ma segnaleremo solo quello che attrae la nostra attenzione. Queste non sono recensioni, noi non abbiamo letto/guardato/provato i prodotti qui segnalati, però lo faremo :).



Il post segnalerà le prossime uscite di Libri, Manga, Film e Videogiochi. In fondo troverete anche Tiriamo le somme del mese di... Marzo 2013, le nostre chiacchiere random sul mese appena trascorso (quello che abbiamo letto/visto/giocato :D).

Nota: Come avrete notato, non abbiamo pubblicato la preview degli anime primaverili. Purtroppo curare una preview di quel calibro, e fatta a quel modo, richiede tempo e impegno che ora non abbiamo. Inoltre le cose da recensire sono veramente tante, e si stanno accumulando in modo pericoloso, perciò per questa volta preferiamo glissare e concentrarci sulle recensioni. Alla prossima! 


~ LIBRI~


Titolo: Quel diavolo di un trillo.
Autore:  Uto Ughi. 
Editore:  Einaudi. 
Prezzo:  13,00 
Data di uscita:  Inizio aprile.
Trama:  La storia di una vita incredibile, interamente dedicata alla musica.
Uto Ughi ha soltanto tre anni quando il suo primo maestro, l'amico di famiglia Ariodante Coggi, gli mette in mano un violino minuscolo, e glielo lega al collo perché non cada. Nasce cosí uno dei piú grandi talenti musicali del nostro tempo, un esecutore dalla naturale e precoce attitudine a «tirar l'arco», che calca, ad appena sette anni, i palcoscenici dei teatri per i primi concerti in pubblico.
Tuttavia questo libro non si limita a ripercorrere l'apprendistato del musicista, le lezioni con George Enesco, i concerti tenuti in tutto il mondo, i sodalizi artistici con i piú grandi interpreti degli ultimi cinquant'anni. Questo libro ci svela un inedito Uto Ughi, un uomo che, lontano dai riflettori, ama la letteratura, i viaggi e la natura, il silenzio consapevole e i luoghi del mito, dove poter ritrovare se stesso.
Capace come pochi di mantenere intatto nel tempo il rapporto con il pubblico, Uto Ughi condivide per la prima volta con i lettori i tesori accumulati durante il suo cammino professionale e umano, e mette insieme il racconto di una vita ricca di passioni (Dal Sito Einaudi).



sabato 30 marzo 2013

E' morto Franco Califano

E' morto poco fa Franco CALIFANO (14 settembre 1938 - 30 marzo 2013). Il nostro piccolo e sentito omaggio a un grande cantautore italiano. 
Come ha detto Paolo Bonolis in un comunicato stampa: "Quando l'ho frequentato ho capito che era un uomo di cuore. Ma ha vissuto oltre i limiti e questo non ti viene mai perdonato. Se non metti la divisa della persona perbene vieni additato a volte anche oltre il lecito.". 




(Roma nuda, Franco Califano, 1977).


Ao', Franco, ma che ce combini?

Chi magnava, chi se divertiva fori,
è sabato sera e tu me mori.
Così, prima de Pasqua,
neanche er tempo de'n saluto.
Franco, forse Cristo te po' dì stasera
"ao, che c'è?, nessuno te conosce come me
in punta del piedi te ne vieni?",
e te metterà a anima' un po' er Paradiso.

@ Dita d'Inchiostro.


giovedì 28 marzo 2013

1Q84 libro terzo: quando finisci una lettura e guardi fuori cercando la luna...


Mi ritrovo oggi a parlare di un romanzo che acquistai non solo un anno fa. Di più: lo presi il giorno stesso che uscì, pronta in pole position in libreria. Dopotutto, lo avevo aspettato con grande ansia, visto che "1Q84 – Libro primo e secondo", romanzo di Haruki Murakami, lo avevo letto febbrilmente, e recensito su questi lidi.
"1Q84 – Parte terza. Ottobre – dicembre" era il romanzo del semestre, da parte mia.
Eppure, ci ho messo quasi un anno a finirlo.
Non me ne pento.
Ho riletto molti capitoli, sono andata avanti un po' per volta. Non volevo che finisse, e mi sono lasciata crogiolare dall'attesa, dalla lenta assimilazione, tenendolo sempre da qualche parte a portata di sguardo.


Temevo che mi deludesse? No.
Temevo di "perderlo"? Sì. Devo ammettere che la trama, per quanto particolare, non è migliore di altri romanzi di Murakami. Forse sono di parte perché lo adoro, ma penso che "Kafka sulla spiaggia" sia in assoluto il coacervo più potente mai creato dalla sua mente. Eppure, la storia di Aomame e Tengo, il mito e il rito della crisalide d'aria intessuta dai little people, le due lune, la mother e la daughter, sono tutti binomi che mi hanno lentamente contaminata e in qualche modo trascinata dentro un mondo dietro altri mondi.


domenica 24 marzo 2013

Educazione siberiana: sui toni maggiori di minoranze etniche (e Gagarin è gay)




[..] Quella fiaba parlava di un branco di lupi che erano messi un pò male perché non mangiavano da parecchio tempo, insomma attraversavano un brutto periodo. 
Il vecchio lupo capo branco però tranquillizzava tutti, chiedeva ai suoi compagni di avere pazienza e aspettare, tanto prima o poi sarebbero passati branchi di cinghiali o di cervi, e loro avrebbero fatto una caccia ricca e si sarebbero finalmente riempiti la pancia. Un lupo giovane, però, che non aveva nessuna voglia di aspettare, si mise a cercare una soluzione rapida al problema. Decise di uscire dal bosco e di andare a chiedere il cibo agli uomini. 

Il vecchio lupo provò a fermarlo, disse che se lui fosse andato a prendere il cibo dagli uomini sarebbe cambiato e non sarebbe più stato un lupo. 
Il giovane lupo non lo prese sul serio, rispose con cattiveria che per riempire lo stomaco non serviva a niente seguire regole precise, l'importante era riempirlo. 
Detto questo, se ne andò verso il villaggio.

Gli uomini lo nutrirono coi loro avanzi, e ogni volta che il giovane lupo si riempiva lo stomaco pensava di tornare nel bosco per unirsi agli altri, però poi lo prendeva il sonno e lui rimandava ogni volta il ritorno, finché non dimenticò completamente la vita di branco, il piacere della caccia, l'emozione di dividere la preda con i compagni.

Cominciò ad andare a caccia con gli uomini, ad aiutare loro anziché i lupi con cui era nato e cresciuto. Un giorno, durante la caccia, un uomo sparò a un vecchio lupo che cadde a terra ferito. Il giovane lupo corse verso di lui per portarlo al suo padrone, e mentre cercava di prenderlo con i denti si accorse che era il vecchio capo branco. 
Si vergognò, non sapeva cosa dirgli. 
Fu il vecchio lupo a riempire quel silenzio con le sue ultime parole:

"Ho vissuto la mia vita come un lupo degno, ho cacciato molto e ho diviso con i miei fratelli tante prede, così adesso sto morendo felice
Invece tu vivrai la tua vita nella vergogna, da solo, in un mondo a cui non appartieni, perché hai rifiutato la dignità di lupo libero per avere la pancia piena. 
Sei diventato indegno. 
Ovunque andrai, tutti ti tratteranno con disprezzo, non appartieni né al mondo dei lupi né a quello degli uomini... 

Così capirai che 
la fame viene e passa
ma la dignità 
una volta persa 
non torna più". 

[..]





Educazione Siberiana: il film, che è ancora in molti cinema italiani di questo marzo 2013, gode della regia di Gabriele Salvatores. Il romanzo è scritto da Nicolai Lilin, ed è per molti aspetti un'autobiografia e una testimonianza sugli usi e costumi della Transinistria (Moldavia orientale).

Aspettavo l'uscita di questo film come il pane, con tanto di conto alla rovescia dei giorni (oggi volevo recensire il secondo volume del romanzo 1Q84 di Murakami, ma non potevo lasciare da parte questo film, quindi... aspettate! E andate a comprare in libreria il suo A sud del confine, a ovest del sole). 
Ve ne parlo solo ora, tuttavia, perché ho avuto bisogno di un po' di tempo per farlo maturare e rifletterci sopra. Infatti, le critiche che sono state rivolte a questa pellicola sono essenzialmente accuse di alcune mancanze nella sceneggiatura, e un finale troppo rapido e poco comprensibile.
Ma andiamo con calma. Farò veri spoiler solo nella parte finale di questa recensione,  li distanzierò dal resto del testo.


giovedì 21 marzo 2013

Starfigher: sesso, guerra e sci-fi


Oggi parleremo di un fenomeno molto in voga all'estero, e che stà (lentamente, ma costantemente) prendendo piede anche in Italia: i webcomic.

Così come dice il nome, i webcomic non sono altro che fumetti disegnati e resi disponibili sul web, su blog personali o siti dedicati, gratis o (in rari casi) sotto forma di abbonamento mensile. Il formato standard è una pubblicazione settimanale, cioé una pagina ogni sette giorni.

Con questo sistema, e grazie al passaparola di internet, sono emersi alcuni degli autori più interessanti degli ultimi anni, snobbati come tanti dalle case editrici che non se la sentivano di investire soldi per degli esordienti. E questo all'estero, figuriamoci in Italia dove c'è una situazione di paralisi quasi totale, sia a causa degli editori che di un pubblico non sufficientemente preparato. (Anche se negli ultimi anni qualcosa si stà muovendo. Sempre in ambito webcomic, basta guardare al caso di Zerocalcare, di cui parleremo in uno o più post successivi).

© hamletmachine.
Grazie alla visibilità offerta da internet, e dall'impegno costante degli autori, molti webcomic sono usciti dal web per essere raccolti in fascicoli e volumetti, spesso autoprodotti.

I webcomic, per la loro stessa natura di “appuntamento settimanale”, sono nati principalmente come vignette satiriche, per poi evolversi in storie vere e proprie. Non è facile disegnare un fumetto: una delle cose più difficili è appunto calcolare i tempi della storia, e impostare la narrazione in modo che da un capitolo e l'altro il lettore non si dimentichi le vicende o non perda interesse per l'assenza di continuità. E' già arduo per i mangaka, o gli autori di comic, che lavorano su base mensile/settimanale, forti di venti-quaranta pagine ad uscita.

Ma un autore di webcomic, ben più povero di mezzi rispetto ad un professionista e che lavora quasi sempre da solo, deve catturare l'attenzione del pubblico con una pagina a settimana senza risultare dispersivo. Ogni tavola deve colpire il lettore in qualche modo, indurlo a ricordarsi la storia anche dopo sette giorni e, sopratutto, a ritornare per la prossima uscita.

In questo HamletMachine (presudonimo preso dall'omonimo dramma di Heiner Mϋller, basato sull'Amleto di Shakespeare) è una delle migliori. Iniziato come una bozza dei personaggi su deviantart, Starfighter ha preso rapidamente piede diventando uno dei webcomic più seguiti ed amati della rete.

(Attenzione: Starfighter ha molte scene di sesso omosex esplicite. Quindi se siete minorenni, o non vi piace il genere, o peggio siete omofobi evitate di cagare il cazzo e girate alla larga.)


© hamletmachine.

domenica 17 marzo 2013

Scacco a Dio: l'amore di dio e l'amore degli uomini (e degli angeli)


Vista la grande novità di questi giorni, ovvero l'elezione del Papa, riprendiamo una recensione che avevamo pubblicato sul blog di Meta Magazine. Si tratta di un romanzo in cui l'autore ha raccolto una serie di narrazioni, all'interno di una cornice assai particolare, nello stile del Decamerone di Boccaccio. Faccio questo paragone a ragion di causa, perché l'irriverenza e la libertà della penna sono comuni tanto al nostro padre della letteratura italiana quanto da Vecchioni. Ci viene in mente anche un altro scrittore, Haruki Murakami, e la sua piccola (amabilissima) raccolta di racconti "Tutti i figli di dio danzano". [In questi giorni sono ossessionata da Murakami perché dopodomani esce "A sud del confine, a ovest del sole", e io sarò in libreria alle 8:10 a prenderlo tra le mie mani e leggerlo sul tragitto in autobus, felice come una pazza]. 
Comunque, riguardo a "Dio", la presente GilgAdmin dice, riguardo all'elezione di Papa Francesco: mi piace! Auguri al nuovo Vescovo di Roma! (Per inciso, io sono politeista, neanche cristiana, figuriamoci cattolica, ma umanamente spero che questo Papa faccia buone cose, e le premesse sembrano starci).

Ma ora basta divagare, andiamo alla nostra recensione!


domenica 10 marzo 2013

Lo scrivano di Bombay: un matrimonio da salvare e un nipote gay che cerca la sua strada

Anjali Joseph è una giornalista, scrittrice, studentessa di Cambridge e insegnante alla Sorbona, nata nel 1978 a Bombay. “Saraswati Park” (da noi tradotto come “Lo scrivano di Bombay”) è la sua opera d'esordio come romanziera. 
Nel 2011 le è valso, in modo assai meritato, i premi Betty Trask e Desmond Elliot.

La traduzione del titolo in questo caso è, pur con le inevitabili riserve, comprensibile, per ragioni pragmatiche: Saraswati Park, un quartiere della periferia di Bombay, non avrebbe significato niente a un lettore italiano. Ma, in originale, il titolo recava un'impronta di estrema concretezza, amore, vita, dei luoghi che fanno da scenario al romanzo, fino a essere veri e propri protagonisti. Parlo anzitutto di questo perché non c'é una sola riga, in tutto il libro, in cui non trasudino gli odori e gli umori di Saraswati Park, di Bombay. Un affetto sconfinato e sereno quello di Anjali, per gli uomini e le donne e l'aria stessa di Bombay, per i vicoli, le strade, i grandi edifici e le piccole, piccolissime palazzine, per gli esterni e gli interni.

Gli altri tre protagonisti sono una coppia sposata, Mohan e Lakshimi, e Ashish, un nipote che va a vivere con loro per ripetere l'ultimo anno della scuola secondaria. Mohan è uno scrivano, lavora per le poste e scrive le missive e compila i moduli da parte di chi non è in grado di farlo da solo. Un mestiere ormai agli sgoccioli. Mohan ama i libri, specialmente quelli usati. Una (stupenda) delle prime scene d'apertura del romanzo è proprio su Mohan che, scoprendo dello sgombro dei venditori ambulanti su una strada di passaggio per lui, corre all'impazzata e, nello sfacelo dello sgombro, recupera alcuni libri caduti in terra e li restituisce al venditore (sì, da questo ho capito che avrei amato il romanzo).



giovedì 7 marzo 2013

Anteprime - Inchiostrando nel mese di Marzo 2013!


Mentre agitiamo i nostri pennellini calligrafici scaldandoci per le di noi da voi amatissime recensioni, facciamo qualche schizzetto qui e lì. Pensavate mica che vi abbandonavamo tra un articolo e l'altro? Non sia mai, noi pensiamo a come rovinare la nostra vita e di conseguenza pure la vostra. 


Ecco qui le novità in arrivo, quelle che ci stuzzicano di più e qualche ideuzza adatta al mese in entrata, per non restare mai a bocca asciutta!





Ovviamente non tratteremo tutto (non veniamo pagate abbastanza... anzi, non prendiamo proprio niente ò_o Siamo solo pazze) ma segnaleremo solo quello che attrae la nostra attenzione. Queste non sono recensioni, noi non abbiamo letto/guardato/provato i prodotti qui segnalati, però lo faremo :).



Il post segnalerà le prossime uscite di Libri, Manga Film. In fondo troverete anche Tiriamo le somme del mese di... Febbraio 2013, le nostre chiacchiere random sul mese appena trascorso (quello che abbiamo letto/visto/giocato :D).


E tanto ci siamo auguriamo buona festa delle donne a tutte le signore e signorine che frequentano il blog! ^^

Al di là dei mazzetti di fiori e delle varie sciocchezze commerciali, non va' dimenticato che oggi è la Giornata internazionale della donna, in cui si ricorda la lotta per i diritti e contro la violenza sulle donne. Una lotta in corso ancora oggi: non dimentichiamo che viviamo in uno dei paesi con il più alto tasso di "femminicidio" al mondo, e dove le donne disoccupate sono molto più degli uomini! 


Quindi godetevi le mimose, ma con il vero significato di questa festa ben presente! ;)


~ LIBRI~


Titolo: La pazienza dei bufali sotto la pioggia.
Autore:  David Thomas. 
Editore:  Marcos Y Marcos. 
Prezzo:  15 
Data di uscita:  Marzo.
Trama:  Questo libro racconta molte storie in poche righe, perfette per i viaggi in autobus, aspettando un amico, la mattina 
bevendo il caffè. Sono storie succose, potentissime: per magia si espandono, escono dalla pagina, chiamano proprio te. Donne e uomini assai diversi si fanno avanti uno per uno.  Con energia e onestà assoluta, proclamano una speranza, una vergogna, un desiderio, un dolore. Quando sembrano rimproverarti qualcosa, dici no, non sei tu, tu non ti comporti così. Non sei la donna che ha venti uomini all'attivo e ha già adocchiato il ventunesimo, o quella che la notte si abbarbica al suo uomo come a un salvagente, non sei lo scrittore che abbindola le donne con una montagna di balle, l'uomo che non ha ancora trovato un modo dignitoso per infilarsi le mutande. Quando ti confidano di avere idee fisse che ronzano in testa senza mai dare tregua, o di scoppiare di gioia perché finalmente sono rimasti soli, o di non poterne più di essere buffi, ti fanno davvero simpatia. Questi scorci di vita, queste confessioni pulsanti, colgono alla perfezione un certo aspetto di un collega, di tua madre, del vicino. Intanto ti accorgi che il cerchio si stringe. Ti aspetta una storia che c'entra molto con te (dal sito dell'Editore).



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