“E
ogni giorno si chiederà perché non sono lì con lei.
Lo
capisce questo? Io, non lei! Non lei, detective! Ma io! OGNI GIORNO!”
Prisoners,
il nuovo thriller psicologico del regista Denis Villeneuve
(La
donna che canta,
candidato all'oscar come miglior film straniero 2011), è un'opera
amara, che getta una luce fredda e implacabile sull'animo umano.
La
trama.
Boston, America. Durante la tranquilla giornata del Ringraziamento due famiglie si riuniscono per festeggiare, ignare della tragedia che
si abbatterà di lì a poco nelle loro vite. Le due figlie più
piccole infatti spariscono, inghiottite “nel nulla”: nessuno ha
visto o sa niente. L'unica traccia è la testimonianza del fratello
di una delle due bambine, che dice di averle viste giocare nei pressi
di una vecchia rulotte poco prima della sparizione. Questa flebile
pista condurrà gli investigatori sulle tracce di Alex
Jones
(il bravissimo Paul
Dano),
un ragazzo con seri problemi mentali, che però non rivelerà nulla
al pur tenace Detective
Loki
(Jake
Gyllenhaal)
e sarà rilasciato a breve per mancanza di prove. Ma il padre di una
delle due bambine, Keller
Dove (Hugh
Jackman),
è disposto a tutto pur ritrovare sua figlia, anche a oltrepassare la
linea che separa l'essere umano dal mostro...