martedì 2 luglio 2013

30 giorni di... Giorno 02 - Il titolo che più riguardi\rileggi con piacere: Disney e molto altro

In questa definizione potrebbe tranquillamente rientrare Harry Potter, di cui abbiamo già parlato ieri. Ma siccome non mi piace ripetermi...


Ogni anno (anche più volte durante l'anno) mi riguardo tutta la filmografia Disney & Pixar. Dagli esordi ad oggi. Ormai li conosco talmente a memoria che ripeto le battute prima che vengano dette sullo schermo. E canto le canzoni quando penso che nessuno mi senta. Eppure continuo a guardali, ancora e ancora. I miei film preferiti? Mulan, Il Re Leone e La Sirenetta. Più Wall-E, che io considero il capolavoro della Pixar. Li ho in VHS, DVD e BLU-RAY. Le VHS sono consumate in più punti, a furia di riavvolgerle. 


Invece il libro che ri-leggo più spesso (anche questo almeno una volta l'anno, abbinato alla ri-visione del film) è Orgoglio & Pregiudizio di Jane Austen. Raramente ho trovato uno stile così "perfetto" e un ritratto più ironico della società inglese ottocentesca. Inoltre, l'evoluzione del rapporto fra Elizabeth e Mr Darcy, il lento e progressivo scoprirsi a vicenda, perché niente è mai come appare e spesso quello che sappiamo degli altri è solo l'idea che ci facciamo di loro. Un rapporto idealizzato? Certamente. Ripetuti incontri "casuali" che fanno sorridere il lettore esperto? Innegabile. Ma per questo meno piacevole? Assolutamente no. 


Un'altra mia passione sono i disaster movie, o i film avventurosi in generale. Ho perso il conto di quante volte ho visto Deep Impact, il disaster movie per eccellenza (e che ha creato il mio incubo più ricorrente, una gigantesca onda pronta a piombarmi addosso dall'alto). Pieno di esagerazioni come ogni disaster movie che si rispetti, ma un pò per la trama, un pò per i sentimenti umani (anche se sterotipati), leggermente sopra la media. E poi oh, è stato il mio primo amore-disaster movie. 


Anche se nessun film riuscirà a detronizzare il primo Jurassik Park. Io dopo vent'anni sono ancora innamorata di Alan Grant. E dei Raptor.  

@ Daniela Guadagni, Dita D'Inchiostro.

La Rubrica del BlaBla #2: La danza di Harry e Hermione, Riflessioni su Harry Potter #1

© Jon Keegan.

Quando per i 30 giorni ho parlato di Harry Potter, esternando pubblicamente un amore che dura da più di quindi anni, dovevo aspettarmi che un solo post non sarebbe bastato a contenerlo.



Come un cesto di ciliegie, dove ogni frutto tira l'altro, così Harry Potter è una fonte infinita di bellissimi ricordi, tutti collegati gli uni agli altri. 

Quello di cui voglio parlarvi oggi è uno dei più recenti, e riguarda la versione cinematografica di Harry Potter e i Doni della Morte: la danza di Harry ed Hermione. 

Una [non] piccola premessa. A differenza dei libri, ho avuto un rapporto tormentato con i film della serie. Il frequente cambio di regista non ha di certo aiutato, e la serie in sé ha sofferto fino agli ultimi quattro film di una certa mancanza di uniformità

Parliamoci chiaro, è sempre difficile adattare un libro, che ha dalla sua il vantaggio delle descrizioni, delle finezze letterarie e del supporto diretto dell'autore originale, in un film. Specialmente se il libro originale non è semplicemente una fonte come può esserlo qualsiasi sceneggiatura, ma ha alla base parecchi fan hardcore pronti a distruggere il lavoro di mesi per un'inezia (magari perché i capelli dell'attrice di Hermione non sono gli stessi descritti nella versione cartacea). In una situazione del genere, un regista si trova davanti due scelte: fare un film fedelissimo al libro e accontentare i fan, o modificare qualcosa e rendere il suo prodotto adatto ad un più ampio pubblico, che magari il libro neanche lo hanno mai aperto ma  sono attratti dalla fama del titolo. Caso strano, quasi sempre i registi propendono per la seconda scelta; ma entrambe non sono prive di pro e di contro. 


lunedì 1 luglio 2013

30 giorni di... Giorno 01 - Il titolo che ti riporta alla tua infanzia: Harry Potter. Riflessioni su Harry Potter #0


Correva il lontano... errr... 1998? (Boia, è lontano forte) Io ero una giovane innocente (?) ancora ignara del futuro fatto di fandom e delirio che mi aspettava, e di tutte le belle cose che avrebbero riempito le mie giornate di fangirl... 
Il giorno del mio ottavo compleanno, una mia compagna di classe mi regalò un libro avvolto in una carta rossa. Ero stupita: sebbene fossi già una vorace lettrice, nessuno aveva ancora pensato di regalarmi un libro per il mio compleanno (all'epoca si limitavano a qualche barbie, con mio grande disappunto perché io volevo action man). 

Lo accarezzai a lungo prima di scartarlo; era un momento speciale. A quel punto la mia passione per la lettura si stava già trasformando in una sete inestinguibile che mi avrebbe tormentato per tutto il resto della vita. 

Ricordo bene quel momento: ero in classe, circondata da bambini urlanti, l'autrice del regalo mi guardava con occhi ansiosi (non mi ha più regalato niente, ma quel regalo è bastato per tutti i regali di una vita), il sole entrava dalla finestra riscaldando l'ambiente in una delle rare belle giornate di primavera... 
... scartai il pacco e mi comparve davanti un bambino che cavalcava un libro volante. Sopra, un titolo: Harry Potter e la Camera dei Segreti


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