Oggi
parliamo di Psycho-Pass,
uno
degli anime più interessanti e profondi dell'ultimo anno, di cui
(caso ormai più unico che raro) sono stati quasi immediatamente
acquistati i diritti per la trasmissione/vendita in Italia.
La
trama.
In un prossimo futuro gli umani sembrano essere riusciti a costruire
la società perfetta, grazie ad un sistema completamente
automatizzato chiamato Psycho
Pass.
Esso è in grado di scansionare istantaneamente la mente di qualsiasi
individuo, valutandone la personalità e i talenti, in modo da
indirizzarlo verso il mestiere più adatto alle sue capacità e
attitudini. In questo modo viene costruita una società all'apparenza
perfetta, dove tutti sono soddisfatti della propria vita e occupano
un ruolo ben preciso conforme al proprio carattere.
Ma
gli esseri umani non sono creature perfette, talvolta alcuni di
loro deviano dalla “retta” via e compiono crimini contro gli
altri. Per questo il sistema ha un ulteriore compito: individuare
nella massa i pericoli per l'ordine pubblico e comunicare la loro
esistenza al Public
Safety Bureau,
la moderna polizia.
Una
squadra di polizia è composta da tre segmenti: uno o più analisti,
incaricati di analizzare i dati e offrire supporto dalle retrovie,
gli ispettori,
coloro che prendono le decisioni sul campo ed effettuano gli arresti,
e infine gli agenti
(o
enforcer)
che si occupano della parte prettamente “fisica” del lavoro.
Questi
ultimi sono in realtà delle persone il cui Psycho-Pass è oscurato,
ergo dei criminali veri e propri o potenziali. Mentre
solitamente i criminali vengono rinchiusi in “strutture di
correzione”, ad alcuni di loro in possesso di doti particolari
viene offerta la possibilità di lavorare come agenti sottoposti agli
ispettori. E' una libertà parziale, in quanto non possono uscire
dall'ufficio senza permesso e neanche condurre una vita normale, e
sono continuamente sottoposti a pericoli, ma è pur sempre meglio di
una vita spesa in un istituto di correzione.
La
giovane Akane
Tsunemori, ottenuti brillanti risultati nei test attitudinali, decide di entrare nelle forze di polizia. Come giovane
ispettrice, scopre di avere potere di vita o di morte sugli agenti a
lei sottoposti: essi sono infatti già schedati come criminali, e
basterebbe semplicemente premere il grilletto del Dominator
per porre fine alle loro vite. I Dominator
sono una nuova forma di arma, ipoteticamente più sicuri delle
vecchie pistole, in quanto il loro funzionamento è completamente
regolato dal sistema, e possono colpire (stordendo o uccidendo a
seconda del grado di colpevolezza) solo gli individui già dichiarati
criminali.
Tutto
perfetto insomma: cosa potrebbe andare storto in una società dove
una macchina è in grado di indagare l'animo umano e valutarne ogni
aspetto, anche quelli “potenzialmente” pericolosi?
Molto in realtà, come apprende Akane sin dal suo primo giorno di lavoro.
Innanzitutto, quello che fà il sistema non è semplicemente condannare
persone che hanno già commesso un crimine. Ciò che viene valutato è sopratutto l'attitudine
al crimine
di un individuo, che può essere arrestato e internato anche senza
aver fatto nulla, in nome della “prevenzione”.
L'attitudine
al crimine può essere influenzata da vari fattori, come
l'esposizione a libri o musica non approvati dal sistema che
“turbano” l'animo umano. Spesso la sua “perfezione” di
giudizio si ritorce contro al sistema stesso: le persone che si
ritrovano, per un motivo o per l'altro, con il proprio Psycho-Pass
oscurato, colte dalla disperazione di un futuro di prigionia
o da una morte immediata tramite Dominator, non esistano a
compiere atti terribili pur di sfuggire alla giustizia
(o perché sono semplicemente impazziti di paura). Azioni che forse
non avrebbero mai compiuto se lasciati semplicemente a sé stessi.
Anche
essere vittime di violenza può oscurare il proprio
Psycho-Pass,
perché è umano, istintivo, provare rabbia o desiderio di rivalsa
quando qualcuno ci fà del male. Specialmente in un mondo dove gli
esseri umani sono completamene anestetizzati,
e conducono vite pacifiche quasi completamente ignari che una persona
possa far del male ad un'altra.
Anche
gli ispettori, assistendo
ogni giorno ad eventi spaventosi, rischiano di vedere il proprio Psycho-Pass oscurato: ne è
un esempio Shinya
Kougami,
un ex ispettore convertitosi ad agente quando il sistema lo ha
giudicato un potenziale criminale.
Kougami
è l'esatto opposto di Akane, sia caratterialmente che fisicamente, e
sarà proprio lui il primo a risvegliare la coscienza della giovane e
a farle mettere in dubbio il sistema. Ma, nel frattempo, la città
viene sconvolta da un'ondata di crimini e violenze senza precedenti,
e molti serial
killer iniziano
a spuntare uno dopo l'altro...
La
sceneggiatura
è di Gen
Urobuchi.
Un uomo, un Dio. Basta semplicemente dire che ha scritto le light
novel da cui è ripreso l'anime di Fate/Zero
(che secondo me è semplicemente il
miglior anime mai creato),
ha sceneggiato Madoka
Magica,
Suisei
no Gargantia
(in uscita questa primavera) e molto altro. Ormai per me lui è un
marchio di qualità assoluta, almeno per quanto riguarda la
narrazione. Un uomo che non ha paura di scrivere storie mature,
pregne di significato in ogni singola
riga di dialogo,
e lo fa' dannatamente
bene.
Mi prostro davanti a lui.
Il
character design
è stato abbozzato da Akira
Amano,
autrice del noto shonen manga Tutor
Hitman Reborn!
da poco concluso sulle pagine di JUMP. In verità all'inizio non mi
convinceva molto, da quel poco che si sapeva della storia prima che
l'anime uscisse non lo vedevo molto adatto come stile. Però devo
ammettere che alla fine ha funzionato, un po' meno sulla protagonista
(una versione femminile e più brutta di Tsuna,
via xD), ma con i comprimari ha fatto il suo sporco lavoro.
Le
animazioni
sono
ben fatte, fluide, e la colorazione delle scene (sempre in toni molto
scuri tranne in rari casi – come le bellissime sequenze finali
nel campo di grano)
è azzeccata e contribuisce a creare la giusta atmosfera. Le scene
d'azione sono
di altissimo livello, anche grazie a Kougami che è un po' il Derek
Morgan
della situazione (a tutti voi che non conoscete Criminal
Minds:
pentitevi, miscredenti!) ed è sempre un piacere vederlo correre,
saltare o picchiare gli altri con tanto stile.
Tutti
gli episodi sono promossi, tranne l'infame
episodio 18,
in cui ho visto cose che voi umani... personaggi che vanno a scatti
disegnati da
una scimmia cieca con la matita nel culo...
O più probabilmente da studi cinesi/coreani a cui è stato
subappaltato l'episodio. Production
I.G.,
ma cosa mi combini?! Persino io che di solito non bado a queste cose
ho dovuto riguardare più e più volte l'episodio per assicurarmi che
sì, quella era proprio una faccia e non un insulto al genere umano!
Ottima anche la colonna
sonora
e il doppiaggio:
ogni voce era adatta al personaggio, e contribuiva a definire la sua
caratterizzazione. Non mi dilungherò oltre, fare i complimenti ai
giapponesi per il doppiaggio sarebbe come farli alla Svizzera
per la sua cioccolata:
veri ma scontati xD
Il
commento.
Le prime puntate sono fondamentalmente delle indagini autoconclusive
che durano un episodio, e servono ad introdurre i personaggi e il
mondo in cui vivono. Interessanti, ma nulla di più, e possono
facilmente indurre a pensare “ma
perché quest'anime ha fatto tanto scalpore?”
Poi
verso il nono o decimo episodio Gen Urobuchi tira fuori un sorriso da
stregatto, si sgranchisce le dita e ohmamma.
Non vi dico nulla per non rovinarvi la sorpresa, ma vale proprio la
pena vedere quest'anime, sopratutto se amate le distopie
e gli sci-fi.
L'anime solleva interrogativi interessanti, e lo fa' con naturalezza
senza calcare la mano o esagerare nulla, procedendo con il suo ritmo,
in crescendo. E lo fa' inserendosi in un contesto (meno visibile
negli episodi finali) di giallo o thriller investigativo.
La
narrazione si incentra principalmente sul
tema dello Psycho-Pass,
fornendo poche informazioni di background sui personaggi e ancor meno
approfondimenti sulla loro caratterizzazione e i motivi che li
spingono. Sì, c'è qualche informazione qui e là, ma non si può
certo definire Psycho-Pass
un anime al livello di Evangelion
per l'introspezione psicologica (oddio, quello è un caso a parte, ma
avete capito cosa intendo xD). L'unica che ha una crescita
psicologica vera
e propria è la protagonista, che affronta situazioni sempre più
difficili sopratutto a livello morale, cambiando il suo
carattere e il modo di porsi verso gli altri. In
pratica da aspirante zecca diventa un'adulta,
il che non guasta mai, ed è addirittura una protagonista dignitosa
negli ultimi episodi: non male visto che lo spettatore è portato ad
identificarsi in lei, in quanto la storia viene narrata
principalmente attraverso Akane.
Assolutamente
deliziose sono le continue
citazioni e rimandi ad opere letterarie,
più o meno espliciti. Alle volte i personaggi stessi citano
qualcosa, oppure viene “inquadrato” un libro che tengono in mano.
In un solo episodio ho individuato citazioni di Joseph
Conrad, Philip K. Dick e
George
Orwell.
Ma
la citazione più bella (warning,
leggeri spoiler)
l'hanno fatta Kougami e il “cattivo” della serie, che si sono
insultati a suon di Blaise
Pascal:
“La
giustizia è soggetta a contestazione; la forza è subito riconoscibile e senza dispute. Perciò non si è potuto dare la forza alla
giustizia.”
Una critica, e neanche troppo sottile, al sistema dello Psycho-Pass. [E solo i giapponesi potevano usare Pascal come arma impropria!]
L'aspetto
più affascinante della serie è proprio la
critica al sistema,
prima sottile e sottintesa, e poi sempre più esplicita negli episodi
finali. Quella in cui vivono Akane e Kougami è
una società completamente gestita dalle “macchine”: gli uomini
hanno “rinunciato” alla propria libertà morale in cambio di un
mondo pacifico e in apparenza perfetto, non sottoposto al fallace
giudizio degli imperfetti esseri umani.
Una società umana gestita dagli esseri umani non potrà mai essere
perfetta, o garantire a tutti la perfetta felicità, proprio perché
gli esseri umani stessi non lo sono. E quindi affidano loro stessi ad
un sistema “perfetto”, spogliandosi
delle proprie responsabilità
derivanti
dalla libertà di coscienza.
Il tutto senza capire che un
sistema creato dall'uomo rimane comunque imperfetto e pieno di
contraddizioni,
e sotto l'apparente successo (una società pacifica e quasi senza
violenze) nasconde molti punti oscuri.
E
se non siete ancora convinti, vi sgancio la bomba finale:
lui è figo.
ma
tanto, tanto figo.
Gh.
![]() |
D'oh! |
Consigliato!
Opening
n.1
Opening
n.2
Titolo:
Psycho-Pass
Studio:
Production I.G.
Genere:
Azione, Sci-Fi, Poliziesco, Giallo.
Numero
episodi:
22 (concluso).
@
Daniela Guadagni, Dita
D'Inchiostro.
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Gran bella serie, non c'è che dire. Sull' episodio 18 il regista si è scusato pubblicamente con un twitter, dove accennava anche che nell'edizione DVD/BD avrebbero "corretto il problema". Io spero rifacciano l'episodio daccapo.
RispondiEliminaSi, anche perché il problema non riguardava una sola scena, ma l'intero episodio. Ho impresso a fuoco nella mente il momento in cui l'agente anziano si alza e il suo corpo "scatta" da una posizione all'altra senza nulla in mezzo O_o Ero incredula, sopratutto perché è una serie dalle animazioni di altissima qualità!
EliminaMmmm una mia amica che ha visto le prime puntate l'aveva giudicato proprio come hai detto tu ma mi fido e quando lo trasmetteranno qui sicuramente darò un'occhiata -w-
RispondiEliminaanche per le sigle fighe :3
Sicuramente è un anime diverso dai soliti, sia per la storia che per le atmosfere. Ti consiglio di dargli una chance :3 Da noi dovrebbe arrivare in tempi ragionevoli!
EliminaLe sigle sono animate in modo stupendo :O°°° Pura arte.
Mi manca poco per finire questa serie e, anche se ancora non conosco il finale (grazie per non aver spoilerato :D) , mi son già resa conto che è una delle migliori serie usciti a cavallo del 2012/2013. Non posso che trovarmi totalmente d'accordo con la tua recensione.
RispondiEliminaE grazie anche per aver ricordato al mondo l'esistenza dell'episodio 18 -.- che scempio...
Beh, era mio dovere morale! Certe cose non si possono proprio perdonare è_é Meno male che il regista si è scusato pubblicamente!
EliminaIo cerco sempre di non spoilerare mai, anche se ogni serie che recensisco è finita/sul procinto di finire... Non vedo perché togliere il gusto della scoperta, a meno che non serva assolutamente citare qualcosa :D
Anime come Psycho-Pass andrebbero sbattuti in faccia a tutti i signorini gnegne "l'animazione giapponese è morta, non fanno più nulla di bello"... TOH!
M'intrometto in questo post (scusami!) per dirti che il tuo blog mi piace moltissimo e l'ho premiato con il Liebster Blog Award ^_^ fa un saltino da me per saperne di più!
RispondiEliminaGrazie mille!^^
EliminaHo dato solo un'occhiata rapidissima al post per non spoilerarmi nulla ma ce l'ho nella lista delle cose da vedere appena possibile ^^
RispondiEliminaSolo che, visto che la Dynit l'ha annunciato, hanno interrotto i fansub in ita. L'hai trovato con i sottotitoli inglesi?
Potevi anche leggere tranquillamente il post, non ho spoilearato nulla ^^ E le poche volte che l'ho fatto ho messo un avviso^^
EliminaSi, io seguo sempre le serie mano a mano che escono gli episodi con i fansub inglesi. Mi rifiuto di appoggiarmi ai fansub italiani, che tranne in rari casi sono pasticcioni, lenti e privi di serietà (ok che è una cosa che fanno per hobby, ma dopo anni che fai fansub certi errori non sono più accettabili).
Io ero già convinta di mio, anche per la citazione di Pascal (che diamine, è indice di estrema raffinatezza).
RispondiEliminaLa bomba finale mi ha atterrata però.
Adesso è un dovere morale.
Mwhahahahahaha. Sapevo che avrei attirato la tua attenzione in questo modo :P Io so' sempre come colpire basso!!
EliminaFelice che tu lo consigli. Adesso lo trasmettono in streaming (legale) su PopcornTV. Io l'avevo scartato perché mi sembrava una scopiazzatura di Minority Report
RispondiEliminaVale proprio la pena recuperarselo, se non altro per supportare quel bellissimo progetto che è Popcorn TV ;)
EliminaAnime meraviglioso.... trepidante per la seconda serie.....
RispondiEliminaGrazie per la recensione! Ero indeciso se vederlo sul PC oppure aspettare i DVD... Tu dove l'hai visto?
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