domenica 13 gennaio 2013

I Giorni della Sposa, il delicato dipinto di un mondo lontano

Otoyomegatari (I Giorni della Sposa) è la nuova opera della bravissima Kaoru Mori, già autrice di Victorian Romance EmmaAmbientato nella suggestiva (e, aggiungo a malincuore, ben poco sfruttata) cornice dell'Asia Centrale del XIX secolo, lungo la famosa “Via della Seta”, il manga tratta la storia di Amira Hergal, una giovane ragazza di vent'anni (ma per l'epoca già “vecchia” per essere nubile) che viene data in sposa ad Harluk Ayhan, un timido ragazzino dodicenne. 

E' un matrimonio di convenienza, entrambi si conoscono solo il giorno del matrimonio, ed ignorano praticamente tutto l'uno dell'altro; eppure entrambi, invece di essere scontenti di questa differenza di ben otto anni fra loro, goffamente e timidamente instaurano un bellissimo rapporto di affetto e complicità

Dopo i primi capitoli di quella che si può considerare una situazione idilliaca (una famiglia ideale e due sposi che nonostante la differenza di età riescono ad interagire come pari), ben presto la situazione precipita: il padre di Amira, scontento di un matrimonio affrettato e forse svantaggioso, decide di riprendersi la giovane per darla in sposa ad un'altra famiglia dove già due sue sorelle sono morte a causa dei maltrattamenti subiti. Harluk però, si oppone: Amira è la “sua” sposa, e sostenuto da tutta la sua famiglia e dal villaggio, inizia una faida contro i fratelli di lei …



Come già in Emma però, la vera protagonista della storia è la società che circonda i due giovani: le rispettive famiglie, entrambe nomadi ma con tradizioni diverse (Amira cavalca e tira con l'arco meglio di qualsiasi uomo, cosa che le donne della famiglia di Harluk hanno dimenticato sin dai tempi della nonna), la vita quotidiana, la cultura nomade e i lavori manuali. Sono descritti nel dettaglio, in moltissime tavole o interi capitoli, l'arte di tessere i tappeti, di acconciare i capelli o imparare ricami passati di madre in figlia per generazioni, l'importanza e la bellezza di tali tradizioni, e anche il dovere di preservarle. 

Importante è anche il personaggio di Mr Smith, uno dei primi esploratori inglesi ad avventurarsi in quelle lande per studiare la cultura e la società del popolo nomade, studio che fa nascere in lui un rispetto e un amore per quella terra senza uguali. Egli però rimane involontariamente invischiato nel conflitto politico anglo-russo per il controllo del territorio, e scambiato per una spia trascorre giorni difficili.


Descritta nei dettagli è anche la realtà femminile delle donne nomadi: cosa fanno nella vita quotidiana? Quali sono i loro compiti, la loro istruzione, il loro ruolo nella famiglia? Viene spiegato ad esempio come un matrimonio non sia considerato tale in assenza di figli, che una donna nubile e senza una famiglia alle spalle è condannata alla povertà e alla solitudine, e una vedova deve sposare i fratelli dello sposo poiché è un “oggetto”, portatrice di accordi economici fra due famiglie che non possono essere persi. Le donne inoltre, spesso muoiono per gli abusi e le percosse subite dai mariti. 

Eppure, anche in una società maschilista e patriarcale, le donne sono le custodi della storia materiale e delle tradizioni del loro popolo, il cuore pulsante delle famiglie, coloro che trasmettono ai figli i valori e gli insegnamenti degli antenati, assicurando così la continuità di una identità multiforme ed effimera come quella dei nomadi. Identità che già nella storia del manga inizia a scomparire: con l'avanzare del XX secolo sempre più famiglie decidono di stabilirsi in un unico posto, trasformando il proprio stile di vita. 

Tornano anche in quest'opera i silenzi carichi di significato della Mori, la scrupolosa attenzione per i dettagli – il lettore può addirittura commuoversi per l'estrema attenzione che l'autrice dedica a cose come l'abito da sposa, o i ricami dei tappeti... e i rari ma bellissimi nudi femminili, non disegnati in chiave erotica, ma che onorano la donna per quello che è, ovvero una persona: niente seni esagerati o vitini da vespa, ma curve piene e morbide, pose naturali e non provocanti.

La pressante (e forse esagerata) fretta con cui si è deciso di pubblicare questo manga in Italia rivela la bellezza e popolarità che ha ottenuto dopo pochissimi volumi, un riconoscimento del talento della Mori anche oltreoceano. 

La nostra speranza (fondata, conoscendo l'autrice) è che l'opera abbracci temi sempre più importanti. Ovviamente oltre a quelli già presenti come l'amore, la famiglia, la storia di un popolo, la condizione della donna, etc., che basterebbero per anni a un'opera di classe meno elevata. Speriamo inoltre che il manga ci accompagni per molto tempo, cullandoci con l'estrema dolcezza e delicatezza della storia e lo splendore dei disegni.

Il "booktrailer" del quarto volume (no spoiler):


Post originariamente pubblicato qui, su Redazione Meta.

Titolo: Otoyomegatari (Storia di una giovane Sposa), I Giorni Della Sposa (titolo italiano)
Mangaka: Kaoru Mori
Genere: Seinen (manga per adulti), Storico, Sentimentale, Slice of life
Volumi: 4, in prosecuzione
Pubblicato in Italia?: Si, da JPOP.


@Daniela Guadagni, Dita D'Inchiostro.

6 commenti:

  1. Avevo già apprezzato molto quest'autrice con Emma...ma devo dire che questa opera mi affascina di più forse per l ' ambientazione insolita!:)I disegni poi mi sembrano davvero belli e pieni di particolari! Comunque recensione ottimaho voglia di leggerlo!:)

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    1. Per quanto io abbia amato alla follia Emma (e ADORO l'Inghilterra vittoriana!) devo dire che "I Giorni della Sposa" è l'opera più bella della Mori, il capolavoro della maturità. In Emma lei ha, volume dopo volume, affinato uno stile che è fiorito appieno ne I Giorni della Sposa. Ti consiglio di recuperarlo ora che sono usciti solo quattro volumi. Ti dico solo che, il livello di dettagli dei disegni è talmente bello, che nel passaggio dalle "scan" alla carta stampata l'occhio perde qualcosa xD
      E la storia, come sempre, è meravigliosa.

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  2. MERAVIGLIOSO.. non ci sono altre parole!

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  3. La Mori è una delle mie autrici preferite di sempre, la adoro in qualunque cosa disegni e devo dire che I giorni della sposa è uno dei manga che sto facendo in questo momento le cui uscite attendo con più trepidazione. Le storie delle spose sono una più bella dell'altra e il disegno è fenomenale ^^

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    1. La Mori è una delle mie dee personali. Non solo narra delle bellissime storie, ma è anche una di quelle poche autrici delle cui opere si può dire che hanno una "dignità letteraria", e non sono semplici prodotti usa-e-getta per l'intrattenimento. E' raro riscontrare, in un'autore, un tale amore e rispetto per le altre culture (e in questo, in Giappone, non sono esattamente apertissimi), e un'attenzione così elevata per i dettagli. Ho visto alcuni video in cui lei disegnava, e sono quasi svenuta (è una pazza! XD).

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