Nonostante il freddo,
dormire in due
è un conforto
Bashō
Matsuo è stato il più
grande compositore di haiku,
forma poetica composta da 5-7-5 sillabe. Appartenne all'epoca Edo,
nacque nel 1644 vicino Ueno (nel Kansai) e morì nel 1694.
Apparteneva a una famiglia di samurai, e fu proprio presso il suo
signore che trovò la prima occasione di pubblicare i suoi
componimenti.
La
stella di Bashō è
luminosa non solo in madrepatria, dove ha avuto ammirazione e
successo specialmente tra il XVIII e il XIX secolo, ma anche in
Occidente, essendo autore noto e riconosciuto a livello
internazionale.
Vi è mai capitato di
trovare i suoi componimenti in una antologia?
Del ventaglio
sull'ombra mentre bevo sake
cadono fiori di ciliegio
La
Casa Editrice SE
ci ha messo a disposizione due piccoli libri, in cui sono raccolti
svariati testi di questo poeta giapponese. Durante i suoi appunti di
viaggio, infatti, Bashō
scriveva haiku, alternando prosa e poesia. Viaggi che furono numerosi
e spesso in condizioni molto dure, semplici, quasi scarne.
Impressioni, emozioni ed elementi del paesaggio, un intero mondo
dietro le diciassette sillabe dell'haiku,
che
Bashō
ha creato dal fiume della vita.
Il
fascino della poesia
di Bashō, oltre ai versi in se stessi, è l'estrema coerenza
tra la densità, intensità e semplicità dei versi
e
la vita
del poeta, che fu frugale e, per molti aspetti, veramente difficile:
pur essendo molto ammirato e riconosciuto ingegno letterario, e
avendo anche molti discepoli, Bashō non si unì ai circoli letterari
dell'epoca, scegliendo di essere libero,
confortato dall'amicizia
intensa
con i poeti e uomini che frequentavano la sua capanna. Sodalizi
profondi,
umani e letterari, che emergono chiaramente dai due libri di cui
parliamo, pieni di fascino perchè offrono la trama di quel tessuto
che sono gli haiku
di Bashō, così spesso proposti da soli, isolati, e non all'interno
dei testi in cui furono davvero seminati, come semi pronti a fiorire
nel cuore di chi li riceve
Nasce
così il Piccolo
manoscritto della bisaccia e
Elogio della quiete.
Entrambi
raccolgono diversi testi, che elenchiamo per permettere al lettore di
saggiare qualcosa di questi preziosissimi piccoli libri:
(da
Elogio
della quiete)
-
Note di viaggio a Kashima
-
Note di viaggio a Sarashina
-
Prologo del fiume d'argento
-
Note dal tempietto dell'animo
libero
-
Diario di Saga
-
Parole sul trasferimento del
banano (la
pianta di banano gli viene regalata da un discepolo, Rika, dopo che
Bashō si era trasferito a Fukugawa, una zona settentrionale di Edo,
in una capanna morsa dal gelo e dall'umidità; il poeta amò
profondamente l'ombra e il rifugio delle foglie dell'albero)
-
Elogio della quiete
-
Discorso sulla porta di sterpi
(da
Piccolo
manoscritto della bisaccia)
-
Note di un viaggio di un
teschio
-
La canzone del vento autunnale
-
Piccolo manoscritto della
bisaccia.
Ciascuno di questi scritti meriterebbe un approfondimento a parte, ma ci penserà il libro stesso, con i suoi apparati e le sue atmosfere, a guidarvi nel Giappone visto da Bashō... Se amate la poesia e il Giappone, non potete lasciarvi sfuggire questi due piccoli libri!
Un giorno Kikaku, durante un viaggio sotto il cielo di Kyōto, strinse amichevoli legami con Mukai Kyorai e bevendo con lui sake e sorseggiando tè, conversando di dolce e di salato, di allappante e tenue, apprese la lievità e la profondità dell'acqua del sentimento, e il mattino dopo, attingendo poca acqua, poté conoscere il gusto di cento fiumi.
L'edizione
SE
ha il merito particolare di una Postfazione che introduce all'autore
e al suo mondo, e di un apparato di note fittissimi che completa e
spiega tutto quello che nel testo resta in sospeso.
Entrambi
i libri sono a cura di Lydia
Origlia.
Titolo: Piccolo manoscritto nella bisaccia
Autore: Bashō Matsuo
Editore: SE
Pagine: 78
Prezzo: 11, 50
Titolo: Elogio della quiete
Autore: Bashō Matsuo
Editore: SE
Pagine: 88
Prezzo: 12, 00
@ Carla Righetti per Dita di Inchiostro.
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Grazie per la segnalazione, dovrò assolutamente procurarmi questi due volumi, anche perché non ho mai avuto occasione di approfondire l'opera di Bashō oltre alla lettura degli haiku più conosciuti.
RispondiEliminaPer me è stata una meravigliosa sorpresa. Così bella che davvero questa è una 'segnalazione' più che una recensione... Io non sapevo che gli haiku erano inseriti in contesti di prosa (anche se sono comunque testi molto brevi e quasi frammentati anche questi, però ci sono!). Inoltre, ci sono alcuni scritti di una o pochissime pagine che chiariscono molto della sua mentalità, la sua poetica... E dove non è chiaro del tutto, c'è l'apparato di note che supplisce molto bene.
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