Eccoci
finalmente al secondo appuntamento con la Biblioteca dei Ragazzi.
Oggi parleremo come promesso di Ensel e Krete,
secondo libro della serie di Zamonia di
Walter Moers. Anzi,
per dirla nel modo corretto:
Ensel
e Krete
Una
storia di Zamonia narrata da
Ildefonso
de' Sventramitis
Tradotta
dallo zamonico, illustrata
e
corredata da mezza biografia dell'autore da
Walter
Moers
Con
delucidazioni tratte dal
Dizionario
enciclopedico dei portenti,
degli
organismi e dei fenomeni
bisognosi
di spiegazione di Zamonia e dintorni
del
Prof. Dott. Abdul
Noctambulotti
Trama.
Sono passati alcuni secoli dalle vicende narrate ne Le
tredici vite e mezzo del Capitano Orso Blu.
Gli orsi
colorati (particolare
razza di orsi zamonici dove nessuno ha la pelliccia di un colore
uguale ad un altro) vivono in pace nella Grande
Foresta,
guadagnandosi da vivere con il turismo. Ma non tutte le zone della
foresta sono sicure; molte rimangono oscure e inesplorate. Per questo
i turisti vengono incoraggiati a seguire i percorsi segnati e a non
inoltrarsi nella boscaglia. Agli occhi di un bambino, condannato a
raccogliere funghi tutti i giorni senza poter vivere alcuna
avventura, tutto questo appare molto noioso.
Per
questo Ensel
decide
di inoltrarsi nella grande foresta: solo un po', per trovare un
albero adatto da scalare, poi sarebbe tornato subito indietro.
Convince anche la scettica sorella gemella, Krete,
a seguirlo. I due inevitabilmente si
perderanno nel bosco. Ad attenderli, pericoli di ogni sorta
e anche una misteriosa
strega che
vive in una casa nel profondo della foresta...
Ascolta
Odi
il silenzio dell'universo?
Odi
gli atomi vorticare nel nulla?
E'
la luna quella che piange?
O
è il respiro
delle
stelle?
No,
è
soltanto
la
mia vecchia che russa.
Ildefonso
de' Sventramitis,
poesia
alla moglie
(poi
lei l'ha lasciato, chissà perché.)
Ildefonso de' Sventramitis. "Affacciati sull'orlo dell'inferno e balla alla musica delle stelle." (Motto degli abitanti di Forte Vermicchio) |
Sono
Ildefonso de' Sventramitis, un nome che immagino conoscerete
benissimo. E' probabile che, frequentando le scuole elementari di
Zamonia, vi abbiano fatto imparare e poi recitare a memoria fino a
quando vi si sono gonfiate le tonsille la mia ballata epica Il
bacherozzo delle montagne oscure. Questo
è uno degli svantaggi di appartenere, come scrittore, ad una forma
di vita che può arrivare a toccare, con un po' di fortuna, i mille
anni: ci si vede diventare un classico. E' un po' come essere
divorati vivi dai vermi.
Ildefonso
è
un personaggio che ritroveremo come protagonista ne La
città dei libri sognanti.
Qui si occupa principalmente di raccontare a modo suo la storia di
Ensel e Krete,
una famosa favola per bambini di Zamonia (chiaramente ispirata a
Hansel
e Gretel dei
fratelli Grimm). In questa fase della sua carriera il successo aveva
probabilmente dato alla testa del vecchio Idelfonso, rendendolo
oltremodo arrogante. In Ensel
e Krete
interviene numerose volte nel testo con la divagazione
sventramitica,
tecnica narrativa di sua invenzione che consiste nell'interrompere
ripetutamente la storia per lasciarsi andare a monologhi e deliri di
carattere personale e/o vendicativo su tutto
quello che salta alla mente dello scrittore. Non c'è da stupirsi
visto che ad un certo punto della sua vita Idelfonso arriverà a
creare e sostenere il principio
fantasmatico.
Principio
fantasmatico:
La fantasmatica sventramitica presuppone che Zamonia non soggiaccia
minimamente a leggi naturali misurabili e spiegabili, ma consista di
pura forza d'immaginazione, ovvero delle idee di un essere
straordinario proveniente – chissà – da un'altra epoca o da
un'altra dimensione. Lo Sventramitis arrivò al punto di affermare
che, per esempio, una vasta foresta o il mare in burrasca non erano
altro che il frutto di certe accurate descrizioni o invenzioni svolte
da quell'essere nei suoi dialoghi. Sostenne con tutta serietà che il
mondo non era fatto di atomi ma di fantasti,
le
più piccole unità di misura della pura forza d'immaginazione. […]
Il mondo (questa l'estrema conclusione dello Sventramitis) non
dipenderebbe dalle leggi della filosofica noctambulottica, ma da
quelle della poesia e dell'immaginazione: Mi
pensano, dunque sono! è
la frase in cui il Nostro riassunse caparbiamente la sua teoria.
Il
commento.
A malincuore bisogna ammettere che Ensel
e Krete è
l'opera peggiore di Walter Moers, sia della serie di Zamonia che
della sua intera produzione. Il che non lo rende un libro brutto, ma
lo porta ad un livello pari a quello dei comuni libri per bambini –
e cioé mediocre.
Non
si percepisce qui il tratto distintivo che ha reso Moers famoso, e
cioé la sua esuberante
fantasia.
La sensazione derivante dalla lettura è che il libro sia una bozza,
o un capitolo di passaggio fra Le
tredici vite e mezzo del Capitano Orso Blu e
Rumo e i prodigi
dell'oscurità,
terzo libro della saga zamonica.
Ottima
l'idea di riprendere una favola dei fratelli Grimm (persone
notoriamente carine e delicate) e di inserire elementi di
collegamento o citazione con il precedente capitolo. Peccato che
tutto ciò non venga sfruttato a dovere.
Anche
molte delle illustrazioni che corredano la storia sono povere di
fantasia e ripetitive:
i soggetti sono quasi sempre gli stessi, e cioé orsi colorati o
Ensel e Krete. Inoltre questo è il libro
più corto della saga,
circa 26o pagine contro il minimo di 700 degli altri.
La
storia è debole ma con degli spunti interessanti, però tutto viene
affossato dall'inserimento delle divagazioni
sventramitiche,
un'idea simpatica ma gestita male. Ildefonso interrompe spesso il
ritmo della narrazione, (troppo,
troppo spesso)
e le sue intrusioni inutili e saccenti finiscono per venire a noia.
Un
vero peccato considerate le potenzialità dell'autore – poteva fare
molto meglio, l'ha
fatto.
E peccato anche per Ildefonso, uno dei personaggi più simpatici mai
apparsi nella letteratura per l'infanzia ma che qui è solo un
insopportabile
scocciatore.
Quindi
Dita
D'Inchiostro vi
consiglia l'acquisto di Ensel
e Krete
solo dopo aver letto tutti gli altri libri su Zamonia, e nel caso
desideriate completare la serie.
Consolatevi
comunque, perché con Rumo
e i prodigi dell'oscurità si
ritorna all'eccellenza a cui Moers ci ha abituati ;)
Titolo:
Ensel e Krete – Una storia di Zamonia
Autore:
Walter Moers
Editore:
Salani
Pagine:
261
Prezzo:
12,50 €
@
Daniela Guadagni, Dita
D'Inchiostro.
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