Dita
d'Inchiostro inaugura oggi la Biblioteca dei Ragazzi, sezione dedicata ai romanzi per i più piccoli creata
perché, come diceva un grande scrittore precocemente scomparso,
«Tutti
i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne
ricordano).»
Invece Dita d'Inchiostro non vuole dimenticare, poiché in ognuno di
noi si nasconde il bambino che siamo stati (e che, da un certo punto
di vista, saremo sempre). Spesso le opere dedicate ai più piccini,
con il loro linguaggio semplice e le pagine illustrate, si rivelano
capolavori senza tempo
destinati
ad influenzare generazioni di bambini e adulti. Opere sempre attuali che nonostante i cambiamenti nel linguaggio e nella società, sono
sempre in grado di regalare profondi
insegnamenti morali. Ancor
più importante è il fatto che questi sono i primi libri con cui
entriamo in contatto, quelli che nei più fortunati instillano
l'amore per la
lettura,
una passione inestinguibile che dura per tutta
la vita.
Dita d'Inchiostro si occuperà dei classici come Anna
dai capelli rossi,
o Capitani
Coraggiosi,
ma anche delle opere più recenti che sono diventate fenomeno di
culto per le nuove generazioni come Harry
Potter e
di quelle piccole perle sconosciute al grande pubblico (e che
meritano di
essere divulgate!).
Oltre
che recensione inaugurale della sezione, questa sarà la prima
dedicata alle opere di Walter Moers,
autore di cui cureremo tutta la bibliografia. Moers inizia la sua
carriera come fumettista
nel 1985 e ottiene il suo primo importante successo nel 1998 con la
pubblicazione del fumetto Adolf (da
noi purtroppo inedito). Non si sa molto della sua vita privata;
l'autore cura gelosamente la sua privacy e lascia trapelare
pochissime informazioni. La notorietà internazionale arriva nel
1999 con la pubblicazione del suo primo romanzo per ragazzi, Le
tredici vite e mezzo del Capitano Orso Blu. E' la prima opera (di molte) ambientata nell'immaginario continente di
Zamonia, popolato dalle creature più disparate partorite dalla vivida
fantasia dell'autore. Ogni volume della serie, sebbene contenga
evidenti richiami e citazioni dagli altri capitoli, tratta il più
delle volte una storia a sé stante.
Mappa del leggendario continente di Zamonia. |
Il
punto di forza di Moers, oltre ad un innegabile talento nello
scrivere storie all'apparenza semplici ma ricolme di fantasia,
consiste nel modo
di raccontarle. L'autore
non usa solamente le parole scritte ma proietta
la storia al di fuori della pagina,
con numerose e dettagliatissime illustrazioni disegnate da Moers in persona. Usa inoltre note a pié di pagina, grassetti, corsivi, cambi di carattere e
onomatopee
che rendono i suoi libri un ibrido
fra
romanzo e fumetto, senza tuttavia trasformarli in una graphic novel.
Il lettore si ritrova con il fiato a sospeso per, ad esempio, una
serie di BROOM!
ripetuti
per pagine e pagine, in formato sempre più grande: cosa saranno mai?
Ma i passi dello stregaragno
ovviamente, il megaragno più grande di tutta Zamonia pronto a papparsi in un boccone il nostro eroe!
Ma
chi è Orso Blu?
E perché si riferisce a se stesso con il termine di “capitano”?
Beh, innanzitutto bisogna specificare che Orso
Blu
è un nome proprio, donatogli come regalo d'addio dalle onde
ciacoline.
No aspettate, non andiamo troppo avanti.
Durante
la sua vecchiaia, l'ormai famoso e rinomato Orso Blu decide di
mettere per iscritto le sue prime tredici vite e mezzo. Lui è un
orso di mare che, come noto, è una specie in grado di vivere almeno
ventisette vite. Ogni orso di mare possiede una pelliccia di colore
diverso, dalle sfumature più minimali fino a colori che esistono
solo su Zamonia. Quella del protagonista è, ovviamente, di un bel
color blu.
Il primo ricordo di Orso Blu risale alla sua prima infanzia, forse subito dopo la nascita. Vagava in mezzo al mare, nudo e solo, disteso in un guscio di noce e diretto dritto dritto verso il Grande Imbuto il “più mostruoso, pericoloso e fragoroso gorgo dei Sette Mari.” Nonostante la situazione, Orso Blu ricorda di non aver avuto paura: era talmente piccolo che, ipotizza, forse per lui quella di andare alla deriva verso un gorgo enorme era la condizione più naturale del mondo. Il protagonista era come una pagina su cui nessuno aveva ancora scritto niente; ignaro del mondo e di tutto, rischiava davvero di fare una brutta fine.
Il prof. Abdul Noctambulotti, sette cervelli in totale, vi accompagnerà durante la storia spiegandovi il mondo di Zamonia con il suo Dizionario Enciclopedico. |
Caso
fortuito, da quelle parti si trovavano a navigare gli unici marinai
abbastanza coraggiosi da affrontare il Grande
Imbuto,
e cioé i minipirati.
Essi sono i dominatori dell'oceano Zamonico, ma nessuno però lo sa,
perché a causa delle ridotte dimensioni non hanno mai compiuto
nessuna vera impresa piratesca degna di questo nome. Anche quando
coraggiosamente riescono ad abbordare un veliero nessuno nota la loro
presenza. Così sfidano se stessi per dimostrare il loro coraggio, e
compiono imprese spericolate come affrontare il gorgo più grande del
mondo. Quasi per caso si ritrovano a salvare il piccolo Orso
Blu, al principio della sua vita alto più o meno quanto un
minipirata. Lo tengono con loro per cinque anni, insegnandogli tutto
sull'arte della navigazione. Ma egli resta pur sempre un orso, e
presto diventa troppo grande per la minuscola nave dei minipirati,
costringendoli così ad abbandonarlo su un'isola abitata da perfidi
spiriti coboldi.
Frutto dell'incrocio fra un fuoco fatuo e il gas cimiteriale, i
coboldi sono spiriti parassiti che si nutrono della tristezza e del
terrore degli altri esseri viventi. Il povero Orso Blu, di nuovo
solo, conosce per la prima volta l'oscurità e dovrà imparare a
cavarsela da solo...
Qui
termina la prima vita del protagonista, preludio di altre dodici e
mezzo ricche di avventure ed emozioni. Durante la sua esistenza Orso
Blu girerà in lungo e in largo per Zamonia, esplorandola (quasi)
tutta, e venendo a contatto con gli esseri più disparati: gaglioffi
delle spelonche,
una megera delle
montagne,
un gigante senza
testa,
una testa senza
gigante,
i pippioni,
un tornado eterno
che vaga eternamente per il deserto zamonico... e molto, molto
ancora!
Fondamentalmente
la storia tratta della vita
di un essere vivente,
dalla nascita fino all'età adulta. Dietro ad ogni “vita” si cela
una fase dell'esistenza. Partendo da una situazione in cui, infante,
Orso Blu non ha coscienza di sé stesso e del mondo e necessita delle
cure altrui, il libro lo accompagna durante tutta la sua crescita.
Dalla scoperta, inquietante, dell'esistenza dell'oscurità al pianto
come mezzo per ottenere qualcosa, dall'ingresso a scuola ai primi
amori le esperienze arricchiscono il protagonista
trasformandolo pian piano in un adulto
completo, in grado di badare a se stesso.
Il
libro è composto da oltre 700 pagine, ma queste scorrono veloci
sopratutto grazie all'intelligente suddivisione in capitoli e paragrafi,
e alle bellissime illustrazioni disseminate quasi ad ogni pagina.
L'unico difetto
dell'opera, se proprio si vuole cercare il pelo nell'uovo, è la
lunghezza della storia non in termini di pagine ma di trama. Forse
sarebbero bastate metà delle vite per raccontare la storia, in
quanto spesso le vicende si rivelano ripetitive nei loro
intimi meccanismi: Orso Blu impara qualcosa e incontra qualcuno, vive
un apparente momento di stabilità e poi in seguito ad uno
stravolgimento di cui è vittima o causa diretta, “capitombola”
nella vita successiva. Inoltre viene spesso salvato dal caso, o
grazie all'intervento del deus
ex machina (che a proposito, è anche il nome di un personaggio!).
Ma non bisogna dimenticare di trovarsi davanti ad un libro
rivolto ad un pubblico di bambini,
notoriamente tranquillizzati e affascinati dalla ripetitività, e
quindi non può essere davvero considerato un difetto quanto una
forma di espressione.
Un
libro consigliato a tutti, grandi e piccini. Restate con noi per la
prossima recensione della Biblioteca
dei Ragazzi,
dedicata ad un'altra opera di Walter Moers: Ensel
e Krete – Una storia di Zamonia.
“Devi
cacciarti finalmente in testa che il sapere è una malattia.
E
siamo noi tenebroni a trasmettere questa malattia.
Più
una persona è vicina ad un tenebrone,
più
è infettata dal sapere.”
Prof.
Dott. Abdul Noctambulotti
Titolo:
Le tredici vite e mezzo del Capitano Orso Blu
Autore:
Walter Moers
Editore:
Salani
Pagine:
703
Prezzo:
12,00 €
@ Daniela Guadagni, Dita di Inchiostro.
Tweet
questo libro, così come tutti quelli di moers, è un vero capolavoro! geniale e ben scritto, dovrebbero essere tutti così i libri per ragazzi, mica quelle schifezzelle urban fantasy *si attira addosso l'ira di mezzo web* XD
RispondiEliminaPerfettamente d'accordo con te.
Elimina*Apre l'ombrello gigante di Hagrid con bacchetta magica incorporata*
Presto, vieni qui sotto al riparo!!
Inoltre non adotta la politica (bruttissima): "è per bambini? E beh, allora 100 pagine al massimo con times new roman 16." E' un mattoncino, ma non lo senti mentre leggi perché scorre molto bene, e grazie a questo abitua i bambini all'idea di leggere anche libri grossi (sai quante persone non leggono un libro perché spaventati dalla mole?)
Prestissimo arriveranno altre recensioni su libri di Moers :D (Tutti, in verità XDXD *Fan Mode ON*)
questo libro è solamente spettacolare. l'ho letto in pochissimo tempo eho comiciato subito ensel e krete...;)
RispondiEliminaAbbiamo recensito anche ensel e krete! ;) Leggi anche la città dei libri sognanti, secondo me è il capolavoro di questa serie :D
Elimina