La biondina GilgAdmin guida, la rossa IskAdmin fa sfoggio di tutta la sua meravigliosa favolosità, e tutti ci divertiamo! <3 |
Amiche e amici di Dita d'Inchiostro,
diamo il benvenuto a Nemesi, che ci ha mandato la sua prima recensione!
Mentre attendevamo che Destino
si districasse dai territori selvaggi
si districasse dai territori selvaggi
in cui è andato vacanzando,
la Nemesi ci raggiunge ed entra nel Club.
Anche lei ha pensato a noi dai suoi impervi luoghi di ristoro estivo e,
superate mille difficoltà e aspri impedimenti, ci ha mandato
con tanto amore questa recensione, in attesa di tornare in possesso
con tanto amore questa recensione, in attesa di tornare in possesso
del proprio PC casalingo, da cui siamo certi che saprà tirare fuori le più dolci delizie.
Accogliete questa recensione come il messaggio in una bottiglia, perché...
lo è stato davvero! XD
Con tanto amore vi abbracciamo,
Dita d'Inchiostro.
Stasera, tra sgomitazzate, calci e risolini inopportuni (eh sì, perché
ormai in sala non bisogna più preoccuparsi dei bimbi "troppo piccoli per
il film", ma dei teen che si siedono accanto alla vostra ignara
reviewer!), ho avuto il piacere di guardare Battleship.
Battleship è uno di quei film che risultano facilmente
inquadrabili già da trailer e cartellone: un blockbuster estivo, una pellicola
piena di effetti speciali di altissima tecnologia; una esplosione di luci,
suoni e colori che si susseguono in un caleidoscopio mozzafiato.
Il segreto per
godere appieno questo film è quello di avvicinarglisi nella giusta ottica:
aspettatevi adrenalina, stupore, scintillii metallici e distruzione, ma non
sedetevi in sala aspettandovi Guerra e Pace, o, per rimanere nel filone sci-fi,
uno dei primi Star Wars.
Ossia non aspettatevi un film di intrighi politici, annose
guerre, imperi distrutti, antichi ordini di cavalieri stellari - un film,
insomma, con parecchie sottotrame ed un affascinante passato che sostiene e
promuove la vicenda.
Questo non per dire che Battleship manchi di un filo logico:
affatto. Gli eventi si svolgono in maniera fluida, e la breve backstory
che ci viene offerta all'inizio è solida, senza buchi, e spiega il perché ed il
percome di questo ennesimo attacco alla Terra... oltre che a farci affezionare
di impulso al protagonista.
Battleship è, a mio avviso, principalmente un film di
emozioni, non di logica o trama: non si va troppo oltre ciò che (di bello) si
vede. Si tratta della classica "americanata" impermeata di buoni,
cari valori... espressi però, con il tipico snark made in usa e un pò di sano
senso dell'esagerazione (ed esplosioni).
Il canovaccio della storia è uno dei più classici del film di generis. Ci troviamo di fronte al tipico ragazzo americano: bello, intelligente e con un
grande potenziale che, però, egli spreca senza neanche rendersi conto. Arriva
allora il grande amore, arriva la spinta dalla famiglia esasperata e solidale,
ed arriva lei: la Marina. L'esercito, che salva il nostro eroe da sé stesso, e
lo porta sulla retta via.
A sconvolgere questo equilibrio ancora precario ci
pensano una flottiglia di navi aliene, che giungono sul pianeta a seguito di un
nostro tentativo di comunicazione interstellare. Si tratta di una avanscoperta,
giunta per gettare le basi di una conquista armata del pianeta.
Una trama lineare, non tanto scontata quanto, appunto,
"tipica", che si stacca dal gruppo grazie agli effetti speciali.
Questo gioiellino di film infatti, è stato creato dallo stesso team che ci ha
regalato la trilogia dei Trasformers, col contributo della Hasbro.
I padroni incontrastati
del film non sono tanto gli attori, quanto gli effetti speciali - e padroni fra
i padroni, svettano i complessi, fluidissimi Mecha.
Le mobilissime navi
spaziali, gli esoscheletri e le armature meccaniche degli alieni; le mortali
armi dentante e scintillanti; le apparecchiature squadrate ed immense come le
architetture di Lovecfraft, ma che sono un realtà un tripudio di minuscoli
componenti, e che nei movimenti e nella morfologia esterna richiamano possenti
creature organiche.
Accanto a questi Re troviamo poi delle Regine di tutto rispetto: le nostre navi;
quella della marina militare, da quelle ipertecnologiche di ultima generazione,
ai vecchi, cari cimeli di guerra, ingombranti ma maestosi, lenti ma possenti.
E sì, perchè se vogliamo trovare un messaggio ultimo in questo film,
forse è proprio questo: che non sempre il nuovo supera il vecchio in tutto e
per tutto; non sempre ciò che è antico è inutile, ma anzi: c'è del sapere, nel
nostro passato, ci sono cose utili, se solo ci sforziamo di guardare.
Ammiccata d'obbligo va alla musica, che è varia e camaleontica. Dal tema
portante della Pantera Rosa, allo stridente rock acido, alle
sinfonie pompose, ogni brano affianca ed impreziosisce la scena assegnatagli in
modo egregio.
Una seconda ammiccata veloce va al cast, pieno di volti noti e
stranoti della TV e del cinema:
- "John Carter / Tim Riggins" e Rihanna
l'avrete visti tutti nel trailer,
- ... ma la lista di volti celebri è lunga! Liam
Neeson, Peter MacNicol, Tadanobu Asano, Adam Godley, John Tui
Fidatevi, li
conoscete: uno è un Power Ranger, uno viene da Asgard, ed uno... beh, si
giostra tra i Numb3rs e le stade di Gotham City!.
- Interessante (audace?
applaudita di sicuro) la scelta di usare un vero reduce di guerra per fare la
parte, breve ma intensa, del veterano privo degli arti inferiori.
Sì lo sappiamo è in spagnolo ma suona tanto sexy e l'immagine è in alta definizione... |
In sintesi: non aspettatevi un colosso di trama. Non aspettatevi neanche
troppo dialogo. Aspettatevi rumore, esplosioni, colore, snark e humor, tanta,
tanta acqua, schiuma, vapore, esplosioni, americanate, valore e valori, crolli
e distruzione, metallo, scintille, spruzzi, stupore ed azione, e l'ho già detto
acqua ed esplosioni?
Due ore di adrenalina pura; forse non un film da cineteca
classica, ma di sicuro un bel passatempo se, come me, amate i Mecha (fatti bene).
Per chi se lo fosse perso al cinema... tutti a prendere il DVD o, meglio, il Blu-Ray... esce tra pochissimi giorni, il 5 Settembre!
Lo recupererò sicuramente (parola di GilgAdmin). ;)
@ Nemesi per Dita d'Inchiostro.
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