venerdì 21 settembre 2012

Prometheus: il bello, il buono e il cattivo


Dopo 33 anni Ridley Scott torna dietro la macchina da presa per un film di fantascienza, per portarci nello stesso universo di Alien e raccontarci una storia diversa, ma in qualche modo collegata al suo capolavotro del 1979. Il "prequel/non-prequel" di Alien è un film ambizioso. Visivamente strabiliante e con ottime prove di recitazione (Michael Fassbender, Noomi Rapace e Charlize Theron danno il meglio di loro stessi) non riesce però a raggiungere il livello dell'illustre predecessore. Galeotta fu la sceneggiatura e chi la scrisse?

Attenzione: la seguente recensione contiene spoiler relativi alla trama del film!


Pur non essendo un prequel diretto di Alien, questo film è ambientato nello stesso universo narrativo. Ricordate lo "space jockey", il gigantesco alieno defunto che l'equipaggio della Nostromo trova sul pianeta LV- poco prima di scoprire le uova del vostro Xenomorfo preferito? Il nuovo film di Ridley Scott ci svela parte del mistero...

Prometheus apre con una sequenza eccezionalmente bella in cui un gigantesco umanoide si aggira su un pianeta non meglio identificato. Mentre un'astronave abbandona i cieli diretta verso lo spazio, l'essere ingerisce uno strano liquido scuro e comincia a disintegrarsi. I suoi resti cadono in una cascata, e da lì iniziano una reazione chimica e genetica che sembra creare la ben nota spirale del DNA...
Il sacrificio dell'Ingegnere

Ci spostiamo nel 2089. Gli archeologi Elizabeth Shaw (Noomi Rapace) e Charlie Holloway (Logan Marshall-Green) scoprono una "mappa stellare" di origine preistorica, che corrisponde ad altre mappe rinvenute presso varie civiltà completamente scollegate tra loro. Holloway è convinto che la mappa sia un messaggio dagli "Ingegneri", la razza che avrebbe creato l'umanità, un invito a raggiungerli. Il multimiliardario Peter Weyland (Guy Pierce), vecchio e vicino alla morte, decide di finanziare una spedizione archeologica su LV-233, il pianeta indicato nella mappa.

Dal momento che i viaggi interstellari richiedono anni l'equipaggio viene messo in animazione sospesa, con l'androide David a vegliare su di loro. All'arrivo un messaggio preregistrato dall'ormao defunto Weyland e un briefing dei due archeologi chiarsce lo scopo della missione: trovare gli Ingegneri e la loro tecnologia. L'algidissima direttore di missione,  Meredith Vickers (Charlize Theron) mette immediatamente in chiaro che ogni decisione relativa alla missione è sua, e che l'equipaggio (che oltre ai due archeologi include il capitano della navetta Prometheus, Janek (Idris Elba),  il geologo Fifield, lo xenobiologo Millburn, i copiloti Chance e Ravel e l'ufficiale medico Ford) non deve tentare un contatto diretto con gli ingegneri senza un suo esplicito ordine. La Prometheus scende sul pianeta, dove scopre una struttura che, pur apparendo simile a una montagna è di origine artificiale. L'equipaggio entra nella struttura per esplorarla. All'interno ritrovano una statua gigntesca che raffigura una testa simile a quella dell'alieno visto all'inizio del film e diverse iscrizioni in un linguaggio che David, avendo studiato il lavori di Holloway, è in grado di decifrare. Nonché il cadavere di un Ingegnere e diversi cilindri misteriosi. Intanto una tempesta si avvicina...

... se volete sapere come prosegue, il consiglio è di andare a vedere il film. Un indizio: pianeta sconosciuto, strani cilindri, tempesta in arrivo, un androide che sembra avere intenzioni nascoste, Ridley Scott dietro la macchina da presa e il contributo di H.R. Giger al design. Cosa potrà mai andare storto?

Il bello

L'aspetto sicuramente meglio riuscito del film, rasente la perfezione, è quello visivo. Il design è semplicemente fenomenale. Dalle asettiche aree della Prometheus, alle oscure e inquietanti camere della struttura aliena, all'aspetto delle creature incontrate nel film, non c'è nulla che non sia curato nei minimi dettagli e che non appaia sbalorditivo. Giger, l'artista creatore dell'Alien dell'eponimo film ha contribuito direttamente al design di una delle camere della struttura aliena, ma la sua influenza è ovunque. Le atmosfere risultano quindi simili ma non identiche a quelle del film del '79, quel tanto che basta a dare un continuo e crescente senso di inquietudine.

Gli Ingegneri sono umanoidi quel tanto che basta per sembrare molto simili agli esseri umani e allo stesso tempo completamente alieni, e le altre creature... uscite da un incubo, come l'illustre predecessore!

Ma basta chiacchiere, la galleria qui sotto si commenta da sé.








Il buono

Gli interpreti principali sono l'altro aspetto eccezionale del film.

Noomi Rapace è Elizabeth Shaw, protagonista del film. Archeologa e credente, nel corso del film dovrà affrontare terribili prove e dovrà lottare per la propria vita. La Rapace ha preferito evitare paragoni con la Ellen Ripley interpretata da Sigourney Weaver, ma Elizabeth Shaw è sicuramente una degna erede (o antenata, essendo questo una sorta di prequel) del personaggio. Spaventata, terrorizzata addirittura, ma determinata e coraggiosa anche di fronte a una situazione da incubo, si inserisce perfettamente nel solco dei personaggi femminili non scontati che compaiono talvolta nei film di fantascienza: nonostante sia in una relazione con Halloway (che, contrariamente a quanto si penserebbe all'inizio del film, non è il protagonista), Elizabeth non è sicuramente definir solo dalla sua relazione con un uomo, e arriva alla fine del film grazie alle proprie risorse e capacità, senza aspettare l'eroe che venga a salvarla.

David, l'androide, è magistralmente interpretato da Michael Fassbender. Immaginate: un androide, creato per essere simile in tutto e per tutto agli esseri umani, comportamenti inclusi. Ma con quel qualcosa di freddo e calcolato che lo rende non esattamente umano, e tanto più inquietante quanto più somiglia ai suoi creatori. Difficile da interpretare,senza dubbio. Ma vedendo la recitazione di Fassbender, nessuna difficoltà è percepita: non c'è un momento, nel film, in cui David non sia perfettamente credibile. 

Meredith Vickers è il direttore di missione. Anno impegnativo per Charlize Theron, che dopo la regina Ravenna di Biancaneve e il Cacciatore ritorna in questo film. Vickers appare inizialmente fredda, razionale, pragmatica e distaccata. La Theron è perfetta in questo ruolo e quando alla fine l'algida maschera si incrina, in una delle scene più drammatiche del film, non delude lasciando intravedere tutte le emozioni nascoste dietro la corazza. 







Il cattivo


Purtroppo la riuscita globale del film è parzialmente inficiata da alcuni problemi nello sviluppo della trama. In ogni opera di finzione, ma specialmente in un film di fantascienza, la sospensione dell'incredulità è ciò che rende il film apprezzabile per gli spettatori. Buona parte di Prometheus è più che soddisfacente sotto questo aspetto, ma ci sono due punti chiave in cui sinceramente è difficile non ritrovarsi a pensare "no, questo NON è credibile".  Avvicinarsi incautamente a una creatura aliena mai vista e che esibisce un comportamento che in un animale terrestre definiremmo aggressivo senza protezioni di sorta, o correre, saltare e lottare immediatamente dopo un agghiacciante intervento chirurgico (no, non vi riveleremo chi fa che cosa in queste occasioni) sono due momenti cui si fatica davvero a credere.
Certo, allunga la manina per toccare la creatura che ha appena allargato il "cappuccio" e ti sta sibilando contro, andrà tutto BENISSIMO
Non è abbastanza da rovinare l'esperienza di questo film (niente Scaffale della Vergogna per Mr. Scott), ma sicuramente basta a rendere discreto un film che aveva il potenziale di essere eccezionale.  Apprezzabile sì, allo stesso livello di Alien no.

7 commenti:

  1. L'aspetto visivo è sicuramente il top, le immagini parlano chiaro. La trama e il ritmo invece non mi sono piaciuti troppo. Veloce nel narrare la seconda parte e molte cose rimangono senza risposta!

    Chi non avrebbe accarezzato una tale creatura aliena, trovandosi disperso in una grotta, al buio e su di un pianeta sconosciuto?? xD

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    1. Ci sono voci di un possibile sequel per rispondere alle questioni rimaste in sospeso e (forse) per ricollegare meglio il tutto a Alien. Peccato che una trama debole nel primo film non sia esattamente il miglio auspicio per un eventuale seguito...

      Certo! Tutti sanno che le creature aliene serpentiformi e sibilanti che si aggirano in grotte buie sono degli adorabili cucciolotti da strapazzare di coccole...

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    2. Voglio anche io una creaturina aliena, aggressiva e sibilante, a metà tra un cobra albino e uno squalo martello!

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  2. Come al solito, recensione puntuale e intrigante. *_* Potrei perdonare questi buchi di trama anche per la sola presenza di Fassbender. :D

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  3. Mia sorella ha lasciato il cinema 15 minuti prima che finisse la riproduzione .____________.

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