venerdì 9 novembre 2012

1Q84 Parte I: lo strano mondo delle due lune.


Vista l'uscita del II volume di 1Q84, riproponiamo una recensione già pubblicata su Meta Magazine (qui). Ovviamente è in preparazione quella del volume uscito a Ottobre, siate pazienti e speranzosi (il libro l'ho comprato il primo giorno, il punto è che mi uccide d'amore a ogni capitolo e non riesco a leggerne più di uno alla volta, ma sono quasi alla fine).

1Q84 è un romanzo che impegna il lettore, a una prima lettura. Settecento pagine nell’edizione Einaudi, che racchiude i due volumi originali dell’opera (1Q84, ovvero ichi-kew-hachi-yon nell’originale giapponese, con la Q che si legge similmente all’8), che coprono dall’Aprile al Settembre del 1984 (omaggio al libro di George Orwell"1984"). Ma non basta una sola lettura, per saggiare appieno il sapore di un libro così ispirato, sfaccettato, perfettamente costruito.

Il tempo e lo spazio in Murakami sono dimensioni plurali. Non c’è mai un solo piano o una sola linea, gli universi si incrociano senza che il lettore riesca ad accorgersene.
L’impossibile diventa probabile, finanche necessario, con il cambiare dei punti di vista e dei mondi in cui i personaggi si trovano a vivere, combattere, affrontare le proprie solitudini. Opera capolavoro del grande scrittore contemporaneo giapponese, 1Q84 apre il lettore sul mondo di un Giappone di metà anni Ottanta, con le sue dinamiche e le sue battaglie, la sua bellezza e la sua bassezza, per trasformarlo poi nella piattaforma dove la trama si articola e cerca di sbocciare, trova la sua fioritura e un lento formarsi di frutti maturi che si depositano nell’anima.

Narrazione delle emozioni, la scrittura di Murakami. I protagonisti principali sono due (e quanti altri personaggi sono indimenticabili?): rigorosamente, un capitolo ciascuno, si inanellano e susseguono, da lui a lei e da lei a lui. Aomame lei, Tengo lui, assassina lei, scrittore che si mantiene con ripetizioni di matematica lui, entrambi trentenni. Accomunati dall’aver frequentato la stessa classe alle elementari, e da un legame che non può essere distrutto, né dagli anni né dalla lontananza. Neppure le potenti forze che entrano in campo, nel romanzo, i Little People come li chiama la giovane, angelica e quasi irreale diciassettenne Fukada Eiko, possono recidere il filo rosso tra Aomame e Tengo.

Aomame, bellissima donna che ha perso una persona molto importante a causa della violenza degli uomini. Decide di vendicare: entra in un’organizzazione che colpisce coloro che hanno fatto del male alla propria donna, portandola alla morte. Un fine cui Aomame è completamente votata, finchè non le viene data una missione molto più rischiosa delle altre. Il tutto nell’atmosfera sospesa di una serra, fluttuando tra le meravigliose e limpide descrizioni di Murakami, che guida il lettore tra odori e colori di un mondo reale, profondamente legato all’interiorità dei personaggi. Lucido è lo sguardo di Aomame, preciso e infallibile il mondo che la riguarda. Un personaggio femminile estremamente forte e determinato capace di un amore puro e incontaminato, che la condurrà a fare una scelta difficile.

Tengo, la scelta deve farla a inizio romanzo. Il suo editore, il 45enne Komatsu, che chiama Tengo a qualunque ora, gli propone di riscrivere un romanzo estremamente brillante (“La crisalide d’aria”), inviato per un concorso per giovani talenti, con un che di estremamente affascinante, che incolla il lettore allo scritto, ma dallo stile pessimo. Tengo, che non ha mai pubblicato nulla di proprio, e di cui Komatsu conosce bene l’eccellenza e la precisione stilistica, finisce per accettare e trovarsi coinvolto con ripercussioni ben peggiori che quelle della scoperta eventuale della loro frode.

Aomame e Tengo affrontano percorsi radicalmente diversi, accomunati dal romanzo della giovane Fukada Eiko (da lei narrato, scritto da una compagna di classe e trascritto da Tengo), vera e propria chiave di volta per comprendere lo strano mondo in cui sono finiti. Un mondo in cui esistono due lune e in cui i Little People hanno trovato un varco per operare. Cosa essi siano, cosa accade al margine della trama principale, cosa ne accade alle spalle, solo una seconda lettura riesce a renderlo chiaro al lettore. 1Q84 è il romanzo dei doppi, degli sdoppiamenti, della comprensione dell’altro e della ricerca di se stesso. Scoperta di una dimensione parallela, indagine su una setta politica diventata improvvisamente religiosa, dal capo misterioso che perpreta crimini orrendi sulle donne (ma sono poi crimini reali? cos'è reale?, è l’inquietante possibilità che si apre a un certo punto per il lettore).

Sempre difficile è ricostruire la trama di un libro di Murakami, che costruisce le forme e le dimensioni in relazione le une con le altre, facendo crescere l’insieme della narrazione in concatenazione. Questo è tanto più vero per quest’ultimo libro, che si può definire un “libro perfetto” perché le corrispondenze, i richiami, la costruzione, è architettonica, nella struttura e nelle rifiniture. Tanto che nel 2009, in Giappone, anno d’uscita, 1Q84 ha venduto 2,9 milione di copie, primo libro per vendite dell’anno letterario giapponese.

Un romanzo in cui ogni riga è cristallina, affilata, completamente espressa e misteriosa al tempo stesso.

È Murakami. (Ecco suo sito web ufficiale in inglese).




@ Carla Righetti per Dita d'Inchiostro

4 commenti:

  1. anche io lo sto leggendo, sono arrivata a pagina 200 e mi sta piacendo molto.

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    1. Chiedo venia non avevo visto il tuo commento! #^__^# Hai letto il seguito? Domani la nostra recensione anche su quello.

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  2. anche io sto leggendo il terzo, un po' per volta perché... boh. non riesco a divorarlo come al mio solito.

    1Q84 è effettivamente un libro bellissimo di cui è quasi impossibile parlare senza trovarsi in profondo imbarazzo: come si fa? è davvero troppo bello per riassumere la storia.
    però questo post mi è piaciuto! brava!

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    1. Ciao Claclina! Io chiedo perdono per il ritardo con cui rispondo, spero ti arrivi la notifica via mail della risposta XD

      Domani pubblichiamo la recensione del terzo volume.
      Sai che ci ho messo un anno a finirlo? E' un romanzo che va preso un po' per volta, mi ha lasciato un'impronta davvero strana (è Murakami, c'è poco da fare).

      Grazie! Quando si tratta di Murakami è difficilissimo non dire cose fuori posto o poco sensate. E' un romanziere molto "intimo" e complicato, penso che ciascuno lo percepisca in modo diverso...

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