Dopo
la recensione su La
Via dei Re, torna Brandon Sanderson su Dita
D'Inchiostro! (E Walter
Moers
mi guarda male... ma va bene!)
Per
informazioni sull'autore vi rimando all'articolo su La Via dei Re,
così risparmio tempo e aumento le visite (♥).
La
trama.
La vita di Siri,
principessa del regno di Idris,
è inaspettatamente semplice. In quanto terzogenita non è gravata dal
peso di ereditare la corona, e non deve prepararsi come la sorella
Vivienna
ad un matrimonio combinato. La sua esistenza serena e spensierata si
riflette nella sua incapacità di controllare il colore
dei capelli.
Infatti un tratto caratteristico della sua famiglia è quello di
poter cambiare, volontariamente o a seconda delle emozioni, il colore
dei propri capelli. Ciò non è visto di buon occhio a Idris, dove
tutti si vestono di bianco e disprezzano i colori a causa del vicino
regno di Hallandren.
Ad
Hallandren i colori sono al centro di un vero e proprio culto, anche
grazie al tipo di magia che vi si pratica. Ogni uomo possiede un
Soffio
vitale, che può essere donato o ceduto in cambio di denaro, o
acquisito per assumere potere. Un uomo con molti soffi gode di
diversi potenziamenti e abilità, fra cui di base quello di vedere
i
colori e le cose in molto molto più dettagliato e acceso delle
persone comuni. Un uomo dotato di molti Soffi può anche infonderne
alcuni in degli oggetti per animarli.
L'intera
Hallandren è quindi un regno coloratissimo, pieno di stoffe,
tessuti, quadri, decorazioni, governato da una teocrazia di sacerdoti
che amministrano la vita pubblica. Un'altra particolarità di
Hallandren consiste nelle divinità:
non sono, come in altre religioni, entità astratte e lontane, ma
esseri
umani tornati in vita dopo una morte eroica.
Gli Dei, dopo il loro ritorno dalla morte, sono dotati di più Soffio
di chiunque altro. Non hanno ricordi della loro vita precedente, ma è
stata data loro una seconda occasione per portare a compimento una
missione,
diversa per ognuno. Nessuno conosce la natura della propria missione fino a quando non giunge il momento. Essi possono infatti scegliere di cedere
il proprio Soffio vitale
(e quindi sacrificare la propria
vita)
per salvare la vita di una o più persone, ma stà a loro decidere sé
e quando.
Gli
Dei ascoltano quotidianamente le suppliche del loro popolo, e anche
se raramente soddisfano un desiderio visto l'alto prezzo loro
richiesto, la fede in loro rimane salda e forte, in quanto sono
divinità che possono essere viste
e toccate.
A
capo della corte degli Dei c'è il Re-Dio,
la divinità più potente di tutte, un essere misterioso di cui non
si sa nulla e promesso sposo di Vivienna. Il Re-Dio conquistò il
potere secoli prima scacciando la famiglia reale di Hallandren, che
si rifugiò nel vicino regno di Idris, e di cui Siri e Vivienna sono
le dirette discendenti. Per unire i loro regni sull'orlo della guerra
e risanare l'antico contrasto, il re di Idris stipula questo accordo
matrimoniale ma, arrivato il momento tanto atteso, decide
egoisticamente di non mandare Vivienna in sposa al Re-Dio. In parte
perché la ragazza ha le qualità giuste per governare e sostenere
Idris nei tempi difficili che verranno (la corona viene ereditata per
ordine di nascita e non di sesso), ma anche e sopratutto perché è
la sua figlia preferita, quella in cui si ritrova di più.
Decide
così di inviare Siri al suo posto, consapevole che appena la figlia
darà un erede al Re-Dio riportando così i capelli cangianti nella
famiglia reale di Hallandren, essa verrà usata come ostaggio
nell'inevitabile guerra fra i regni o giustiziata.
In
modo repentino la vita spensierata di Siri viene stravolta: la
ragazza si ritrova diretta verso un regno e un futuro marito di cui
non conosce nulla, e a cui non è stata preparata. Di contro la
sorella Vivienna, dopo una vita passata a prepararsi per un momento
che non è arrivato, si
ritrova senza uno scopo. Decide quindi di seguirla di nascosto per proteggerla e
salvarla dal crudele e oscuro Re-Dio.
Nel
frattempo Lievecanto,
uno degli Dei di Hallendran, inizia ad interrogarsi sulla natura
della propria esistenza e su chi era prima di morire. Allergico alla politica, decide comunque di mettersi in gioco per
scoprire i veri motivi dell'imminente guerra fra Hallandren e Idris.
Tutto questo senza abbandonare il suo atteggiamento ironico e
scanzonato...
La mappa di T'Telir, capitale del regno di Hallandren. |
E
non dimentichiamo Vasher,
un misterioso assassino che si aggira per Hallandren perseguendo uno
scopo ignoto, armato solo dei suoi Soffi e di Sanguinotte,
una spada in grado di parlare che induce la gente a uccidere o
togliersi la vita.
E
il misterioso, pericoloso, potente Re-Dio
che pochi hanno visto e di cui nessuno ha udito la voce? Chi è in
realtà, e perché improvvisamente ha bisogno di una sposa e di un
erede se è immortale come narra la leggenda?
Il
commento.
Uno dei pregi del romanzo è quello di essere una storia
autoconclusiva,
in perfetto stile Sanderson. Quindi niente trilogie, saghe, soldi su
soldi che spariscono dal portafoglio e risultati incerti. Essendo
inoltre una delle ultime opere, è anche il romanzo ideale da cui
iniziare per approcciarsi a questo autore.
La
storia, la caratterizzazione base dei personaggi e alcune situazioni
sono dei cliché,
non lo nascondo. Del resto è una cosa che può essere ritrovata in tutte
le altre opere di questo autore. Ma la bravura di Sanderson stà
proprio nell'essere
in grado di rendere piacevoli e divertenti i cliché,
che quindi non inficiano più di tanto il piacere della lettura ma
anzi contribuiscono allo scorrere veloce delle pagine. Non sempre una
storia per essere bella deve per forza fare leva su idee originali
(anche perché diciamocelo, ormai
è stato raccontato quasi tutto):
è il modo
in
cui viene raccontatata che conta.
La
società di Hallandren è descritta nei dettagli, dai bassifondi in
cui si muovono alcuni dei personaggi fino alle stanze del Re-Dio.
Nella
corte degli Dei, essi possiedono tutto e in realtà niente. Hanno al
seguito decine di servitori ma nessun amico, poiché non sono più
umani e l'arredamento delle stanze viene costantemente cambiato. Inoltre i quadri o le opere d'arte dati loro in dono affinché predicano il
futuro dei fedeli vengono distrutti dopo aver ottenuto la loro
approvazione. Non hanno un passato e dunque nessuna famiglia, amante o amico a sostenerli. E' stata loro concessa una seconda vita in
seguito ad una morte eroica di cui non si ricordano, e solo per breve
tempo: prima o poi dovranno infatti cederla a qualcun altro, per
spirito di sacrificio, necessità o semplice noia.
Alcuni
decidono quindi di trascorrere il loro tempo immersi negli intrighi
politici e governare effettivamente il regno. Altri, come Lievecanto,
si limitano a godersi la vita, nell'attesa del momento in cui
dovranno abbandonarla. Ma sarà proprio Lievecanto, il Dio in
apparenza più sciocco e menefreghista, il primo a mettere in dubbio
questo stato di cose. Sono davvero Dei? E in tal caso, qual'è il
loro scopo in questo mondo? Perché sono ritornati dalla morte solo
per vivere una vita futile, che non lascia un vero e proprio segno
nel mondo?
(warning,
spoiler)
Una delle parti più belle della trama è la storia
d'amore
che si sviluppa lentamente fra Siri e il Re-Dio, personaggi
apparentemente agli antipodi ma molto più simili di quanto appare a prima vista.
Entrambi cresceranno assieme al loro amore, prendendo coscienza del
proprio ruolo e dei doveri che esso comporta, ma anche e sopratutto
della necessità di proteggersi
l'un
l'altro in un ambiente ostile. (fine
spoiler)
Infine,
un plauso a Sanguinotte,
la
spada che ti parla nella mente.
Non la vorresti come compagna d'avventura dati i nefasti risultati
prodotti dalla sua vicinanza, però nella sua crudeltà (o
ingenuità?) è simpatica da morire, sopratutto quando finge di avere
una morale...
Consigliato
a tutti gli amanti del fantasy alla ricerca di una lettura non troppo
impegnata e, sopratutto, di una
storia con la fine già scritta.
Brandon Sanderson parla de "Il Conciliatore" (in inglese)
Titolo:
Il Conciliatore.
Autore:
Brandon Sanderson.
Editore:
Fanucci.
Pagine:
688.
Prezzo:
€ 16,90.
Approfitto dell'occasione per ringraziare Chiara Tinelli di Bulimia Letteraria per averci assegnato il premio Amica Mia. Recentemente abbiamo assegnato un altro premio alle nostre blogger preferite, e ci sembra brutto ripeterci quindi per questa volta ci limitiamo a ringraziare (sentitamente!). Grazie Chiara e scusa il ritardo :P
Il premio è stato creato dal blog Una fragola al giorno e potete leggere le regole in questo post. Alla prossima!
@Daniela
Guadagni, Dita D'Inchiostro.
Tweet
Romanzo sicuramente di formazione per Sanderson con ottimi spunti.
RispondiEliminaTrama avvincente e con dei colpi di scena efficaci, sebbene sia autoconclusivo, lascia uno spiraglio alla fine per darsi la possibilità di proseguire la storia in un secondo momento.
Un libro che consiglio caldamente a chiunque.
Bravissimo, "romanzo di formazione" erano le parole che cercavo ma non mi venivano quando ho scritto il post :D
Elimina