Dopo la recensione su Le Benevole di Littell, fa bene rincuorarsi con una bellissima pellicola sulla guerra e sul Nazismo visti dall'interno, dagli occhi di chi ancora non era abbastanza grande da andare in guerra (ma questo basterà a tenerla lontana...?).
Napola - Elite für den Führer è
un film del 2004, scritto e diretto da Dennis Gansel. In
italiano è stato tradotto come "I ragazzi del Reich",
titolo che rende l'idea... sommariamente.
Il titolo originale, infatti,
contiene due concetti essenziali: il nome delle scuole speciali del
Reich, le NaPolA appunto, e l'idea fondamentale che
l'educazione, sin dall'infanzia, fosse in vista del Führer, al suo
servizio. La sfumatura è importante, perché mette subito di fronte
alla questione essenziale di tutto il film: la contraddizione tra
l'esaltazione dell'eccellenza personale e il fine ultimo di tutto
quanto, che si dimostra essere molto diverso da quello che potrebbe
sembrare...
Pignolerie? No, perché quando si tratta
di storia, specialmente se ci si trova di fronte a un film ambientato
in un periodo storico abbastanza visto e rivisto al cinema (quanti ce
ne sono, di film con lo stesso scenario), si rischia di tirare avanti
e non capire che... il regista ha fatto uno splendido lavoro!
A meno che non si sia appassionati del
periodo storico, perché interessarsi all' "ennesimo" film
ambientato nella Germania del Terzo Reich?
Perchè il film è tutto visto
attraverso gli occhi di adolescenti.
La storia. Friedrich Weimer,
un giovane molto dotato nel pugilato che, nel 1942, attira le
attenzioni di un Ufficiale, che lo raccomanda a una NaPolA, Accademia
politica nazionale. Si trattava di scuole speciali dove i
ragazzi, futura elite nazista, venivano addestrati in modo molto
severo e disciplinato a combattere, vivere e idolatrare Hitler.
Friedrich, di fronte all'occasione che
gli viene data, disubbidisce ai propri stessi genitori e decide di
accettarla e partire verso questa meravigliosa scuola.
Se non metti le tue cose in ordine lui ti molesterà le giornate per il resto della tua permanenza. |
Uno degli aspetti tipici di questa forma
educativa era l'aspirazione all'eccellenza fisica, più che
agli studi veri e propri (dopotutto, numerose ore di lezione erano
pure dedicate a cose come un massiccio indottrinamento sulle
posizioni razziali della "comunità scientifica"
dell'epoca...). Friedrich infatti è chiamato a rappresentare la sua
NaPolA in una competizione tra scuole, in cui parteciperà cercando
di conquistare il titolo per l'istituto, nonchè per ovvia
soddisfazione personale.
Chiunque può entrare in una NaPolA, se
ne è all'altezza: uno dei proclami del Nazismo era
l'uguaglianza del figlio dell'operaio e del figlio dell'industriale.
Non fa differenza neanche essere figlio del Gauleiter del
posto (capo di una sezione locale del partito), perché Friedrich
stringe una intensa e solida amicizia con Albrecht Stein,
figlio del Gauleiter e costretto a frequentare la NaPolA, nonostante
non abbia grande prestanza fisica e sia contro la violenza e le idee
del padre. Proprio Albrecht infatti ha il polso della situazione e si rende conto di quanto Friedrich rischi di perdere, quanto il sistema che li circonda sia in realtà spaventoso, perché vuole portarli a rinunciare ai sentimenti che rendono umani.
Ma quanto sono carini?? ^///^ |
E la scuola che sembrava il compimento di
ogni aspirazione si trasforma in un posto dove non c'è spazio per la
gentilezza o per la pietà...
Impressioni. Il film mi ha
lasciato una traccia assai positiva, sia per la sceneggiatura che per
la recitazione. Anche se i personaggi sono ritagliati per far
emergere col minimo dispendio di tempo ed energie i tratti che il
regista teneva a sottolineare, restano comunque a tutto tondo, non
danno per niente l'impressione di essere calcati o innaturali. Anzi,
il film acquista moltissimo in ritmo e intensità, non ci sono punti
morti. La vita all'interno della NaPolA è rappresentata con
realismo, sottolineando gli aspetti peggiori dell'educazione nazista,
ma, e questo ha fatto guadagnare molti punti, la NaPolA e il
Nazismo non sono presentati come dei mostri neri, cattivi e
brutti, che sono così perché sono così. No, anzi!
Uno dei tratti più interessanti di tutto
il film è - oltre a Friedrich ed Albrecht che sono adorabili! (oltre a essere assai graziosi...) - che mostra il perché per molti ragazzi fu
affascinante passare attraverso l'esperienza educativa del Reich:
Friedrich arriverà a rendersi conto del rovescio della medaglia
quando molte cose ormai saranno accadute... In un mondo dove non
c'è spazio per la debolezza, e anzi chi resta indietro viene
abbandonato a se stesso e subisce la logica del gruppo, solo i legami
veri possono offrire ancora una luce.
Consiglio. Da guardare tenendo i
kleenex a portata di mano. Inoltre, per chi voglia vedere un'altra bellissima storia d'amicizia ambientata nella Germania dell'epoca, consiglio assai vivamente Swing Kids - Giovani Ribelli, un film del 1993 di Thomas Carter, con.... Christian Bale e Robert Sean Leonard (ricordate il fanciullo che si suicida ne L'attimo Fuggente? Lui *_*). Lo recensiremo prossimamente, ma ricordarlo subito non fa certo male... sospir.
Note. Per chi volesse, poi, approfondire
l'argomento sulle generazioni più giovani e sul sistema educativo
del Reich, c'è il bellissimo libro Figli di Hitler di Guido
Knopp (pubblicato dalla TEA), un'indagine approfondita e
molto agile e chiara sui documenti e sulle storie di quelli che, tra
gli anni 30' e 40', furono bambini e adolescenti, tra la Hitlerjugend
e le scuole speciali.
@ Carla Righetti per Dita D'Inchiostro
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Adoro i libri/film ambientati nell'epoca nazista! *-* E' una delle mie più grandi passioni. E' un periodo storico che mi attrae molto e tutto quello su cui riesco a mettere le mani (cimeli nazisti e comunisti compresi) mi riempie di gioia.
RispondiEliminaGrazie per aver recensito questo film! Lo vedrò quanto prima *____*
Io sono inciampata in questo film in modo quasi casuale, cercavo informazioni sul periodo storico e non appena ho letto qualcosa della trama mi sono convinta a vederlo.
EliminaE non ho fatto male!
E' molto "naturale", non ha forzature e si sente che è stato diretto da un tedesco, che non ha una patina ideologica né contraria né a favore.
Pure io adoro quel periodo storico: dall'epoca vittoriana alla Seconda guerra mondiale ... <3 *_* That's ammore.