giovedì 28 febbraio 2013

L'evoluzione di Calpurnia: cosa hanno in comune Charles Darwin e una bambina texana del 1800?


Due cose di questo libro mi hanno colpito subito quando l'ho visto in libreria la prima volta. Uno: è pubblicato dalla Salani, e questo per me è quasi una garanzia di qualità certa (alcuni libri pubblicati da loro mi sono più o meno piaciuti, ma non mi sono mai pentita di nessun acquisto), e due: la copertina. Quel giallo risaltava in mezzo al mucchio, e il retro, interamente nero ma con piante e animali gialli in rilievo, era un tocco di classe.

La storia in sé mi attirava, ma ero incerta. Infatti il riassunto sul retro di copertina sembrava proporre una protagonista simile a Joe di Piccole Donne (PRIMA che la Alcott si rimangiasse tutto con Piccole donne crescono) o ad Anna dai capelli rossi (idem per i libri successivi della serie), una ragazzina monella e combinaguai con il dono di farsi amare dal prossimo.

Chiariamo: io adoro questo tipo di storie. Credo di averle lette (e rilette) quasi tutte, da Pippi Calzelunghe a Pollyanna. Ma credo (anzi, credevo) che ci sia un tempo per scrivere questo tipo di storie, e che quel tempo sia ormai passato. Figure come Joe, o Anna, sono nate dalla penna di donne che vivevano in un'epoca di transizione, a metà fra il mondo rurale e contadino e le grandi città industriali, fra la donna come angelo del focolare e la donna che lottava per affermare sé stessa come individuo.

Una scrittrice di oggi che tenti di scrivere una storia che ricalchi quelle di Joe o Anna, può azzeccarci con lo stile, ma inevitabilmente fallirà nel trasmetterne lo spirito.

E invece Jacqueline Kelly, autrice de L'evoluzione di Calpurnia, mi ha dimostrato che sbagliavo. (Di nuovo. Questo blog sembra diventato un mea culpa). Vediamo come.

La trama. Texas, 1899. La guerra di secessione è ormai alle spalle, e l'America si prepara ad entrare nel nuovo secolo. Il mondo e la società mutano rapidamente forma, plasmate da invenzioni come il telefono, ma nella campagna rurale del Texas questi cambiamenti arrivano con il contagocce.

Calpurnia, undici anni e unica femmina di sette figli, appartiene ad una famiglia benestante vecchio stile. Per combattere il caldo afoso dell'estate texana, di nascosto e contro il volere della madre, ogni notte taglia una ciocca della sua folta chioma, giustamente convinta che il cambiamento graduale non verrà notato nel caos di tanti figli. Lei ancora non lo sa, ma questo atto di ribellione contro un codice di valori che imponeva alle donne di portare abiti e capelli lunghi con quaranta gradi all'ombra, è la prima avvisaglia di un sentimento che caratterizzerà la sua intera vita.


Charles Darwin, ideatore della teoria sull'evoluzione,
ha cambiato il modo in cui gli esseri umani percepiscono
sé stessi nell'ordine delle cose.
In quella fatidica estate del 1899, Calpurnia comincia a prendere coscienza del mondo intorno a sé e del suo ruolo in esso. Inizia a porsi domande, sopratutto sul mondo naturale: cosa mangiano i cardinali rossi? Perché i cani hanno le sopracciglia? Cosa se ne fanno i cani delle sopracciglia?

Calpurnia annota le domande sul suo Taccuino, ma vanamente; a nessuno della sua numerosa famiglia interessa risponderle. L'unico potrebbe essere il nonno, un vecchietto stravagante sempre rinchiuso nel suo laboratorio, che non riesce a (o non vuole) ricordare il nome dei suoi stessi nipoti. Calpurnia ha paura di lui, ma la sua sete di sapere è troppo bruciante, e allora coraggiosamente inizia a porgli le prime domande.

L'anziano signore, ex industriale e appassionato naturalista, rimane sconcertato dal fatto che l'unica a mostrare interesse per i suoi studi sia proprio la nipotina femmina, ma essendo un uomo di ampie vedute non esita a prenderla come sua allieva. Sotto la sua guida, Calpurnia apprende il metodo scientifico, Aristotele, Charles Darwin e le sue tesi, e molto altro ancora. Più impara e più il suo mondo si amplia. E gradualmente, Calpurnia inizia a mettere in discussione il suo ruolo nella società.

L'Origine delle specie, il capolavoro di
Charles Darwin.
Perché una bambina deve prendere lezioni di piano? Perché la scuola insegna cucito e portamento, ma non la scienza? Perché l'unico destino possibile per una donna è quello di sposarsi il prima possibile e mettere al mondo altri figli? (Paradossalmente, il fine ultimo di questo sistema è la sopravvivenza della specie, teorizzata da Darwin stesso) E' questo il futuro che desidera per sé stessa, o forse il mondo può offrirle qualcosa di più?

Il mondo dove vive Calpurnia è perfettamente ricostruito dall'autrice. E' la società prima dei condizionatori d'aria e degli elettrodomestici per facilitare la vita delle donne. Il ruolo della donna come angelo del focolare e balia dei figli è una necessità; gli uomini lavorano e possono aspirare ad un'istruzione superiore, ma le donne rappresentano l'ordine dentro la casa, pertanto la loro educazione verte quasi interamente intorno alle faccende domestiche. 

Jacqueline Kelly, autrice de
L'evoluzione di Calpurnia.
A undici anni è dato per scontato che una bambina sappia cucinare torte, ricamare calzini e badare ai fratelli più piccoli. Non è previsto che una donna si istruisca, o impari un mestiere, e l'idea che possa fare un lavoro retribuito è semplicemente ridicola. La massima aspirazione della donna deve essere quella di contrarre un buon matrimonio il più rapidamente possibile.

In tutto il libro corre un evidente messaggio femminista. Ma non è il femminismo violento delle suffragette, dei mattoni contro le vetrine dei negozi per il diritto al voto, o l'arrogante dichiarazione della superiorità delle donne sull'uomo.

Calpurnia non è più intelligente, o diligente, dei suoi fratelli maschi. Non si fa notare, come Joe di Piccole Donne, per il suo essere un inguaribile maschiaccio. Non combatte apertamente (non ancora) contro il sistema sociale che vorrebbe inquadrarla in un ruolo che le stà stretto. Anzi, all'interno del microcosmo della sua famiglia, in quanto figlia di mezzo Calpurnia vive in modo quasi anonimo.

Il Vento tra i salici di Kenneth Grahame ha fortemente
influenzato le descrizioni della natura in L'evoluzione
di Calpurnia
Ma, e qui stà la bellezza del libro, Calpurnia inizia a porsi delle domande. Non essendo, per l'appunto, meno intelligente dei suoi fratelli, perché non può studiare come il maggiore Harry? Perché i suoi fratelli ricevono una paghetta per aiutare nel lavoro allo sgranatoio, ma lei deve badare gratis ai figli degli altri? Perché se nel mondo naturale vi è un sostanziale equilibrio fra maschi e femmine, e svariate alternative ai loro rapporti, il mondo degli uomini deve essere diverso?

E queste domande sono perfettamente naturali nel contesto del libro e della società di allora, dove le donne iniziavano ad assumere coscienza del loro ruolo nella società. Non sono domande, o idee, che una scrittrice del ventiduesimo secolo appiccica forzatamente addosso ad una ipotetica bambina del milleottocento.

L'evoluzione del titolo è, appunto, l'evoluzione di Calpurnia da bambina a donna, da uno stato di innocenza alla consapevolezza di sé stessa e del mondo che la circonda. Ci sono alcuni passi di struggente bellezza, come quando Calpurnia prende coscienza del suo ruolo nella società e di quello che i suoi genitori si aspettano da lei. E non secondarie sono le descrizioni della natura amata da Calpurnia e dei membri della sua famiglia, che la amano pur senza capirla.

"Ma poi accadde. Mio padre ammutolì. E fu il suo
silenzio, la sua lunga pausa mentre digeriva questa
informazione, che riempì il corridoio, il mio cuore
e la mia anima di una pressione sibilante, così forte
che non riuscivo a respirare. Non mi ero mai
catalogata insieme alle altre ragazze. Io ero
diversa: non appartenevo alla loro specie. Non
avevo mai pensato che il mio futuro sarebbe stato
come il loro. Ma in quel momento capii che non era
vero, che ero
esattamente come le altre ragazze. Era
previsto che consegnassi la mia vita a una casa, un
marito, dei figli. [...] La mia vita era il prezzo da
pagare. Perché non l'avevo capito? Ero in trappola.
Un coyote con la zampa in trappola."
E' proprio questa crescita a rendere Calpurnia un personaggio talmente realistico, vero, a trecentosessanta gradi, che ti sembra quasi di vederla uscire dalle pagine. Il suo sguardo ancora innocente sulla vita, ma mano a mano sempre più adulto e amaro, è lo stesso che potrebbe avere il lettore nella medesima situazione. 

All'inizio di ogni capitolo c'è una citazione da L'Origine delle specie di Charles Darwin. Vorrei soffermarmi un attimo per riflettere su quanto coraggio ci vuole ancora oggi, ad una donna, per scrivere un libro per bambini pieno delle teorie Darwiniane sull'evoluzione. Oltretutto in un paese come gli Stati Uniti, dove ancora oggi insegnano o vorrebbero insegnare il creazionismo nelle scuole.

Il finale del libro lascia il lettore appeso. Molte questioni rimangono aperte, ma trattenete la delusione: l'autrice è già al lavoro su un sequel, quindi il finale “appeso” non deve scoraggiarvi. Speriamo che Calpurnia non si rovini come Joe o Anna, all'epoca amate dal pubblico ma “richiamate all'ordine” al momento della crescita e inquadrate in un ruolo da “angelo del focolare” che avevano aspramente rifiutato nell'infanzia. Del resto, i tempi sono cambiati.

L'evoluzione di Calpurnia per me è già un classico della letteratura per l'infanzia... Ma in grado di far innamorare qualsiasi adulto.

Questo è il nostro centesimo post!!
Grazie a tutti per averci sostenuto così a lungo!^^ 

Titolo: L'evoluzione di Calpurnia.
Autore: Jacqueline Kelly.
Editore: Salani Editore.
Pagine: 285.
Prezzo: € 16,80.

5 commenti:

  1. Wow bello, mi hai fatto venir voglia di leggerlo :)

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  2. Una mia amica l'aveva letto però l'aveva mollato a metà perché diceva che era interessante ma noioso nello sviluppo...dopo questa recensione mi vien proprio voglia di andare a ripescarlo :D
    Si perché la copertina m'ispira parecchio..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è un romanzo d'azione, parla di una bambina nell'America di fine ottocento del resto, ha uno stile molto tranquillo e pacato. Ma i pezzi più belli arrivano dopo la metà del libro secondo me :)

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  3. Ciao!
    Leggendo questo articolo mi è uscita fuori una domanda: libri di questo tipo come l'evoluzione di calpurnia, Anna dai capelli rossi, ecc... sono classificati sotto un genere particolare? O sono inseriti sotto la semplice dicitura di "libri per ragazzi"? Io sono molto appassionata di questo tipo di storie, dove la tecnologia non ne fa da padrone, l'amore si racconta in modo diverso dai giorni nostri, è tutto più sentimentale, ecc... Non so se riesco a spiegarmi. Grazie mille in anticipo

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