Poster per l'annuncio di Fate/Zero |
“In
the battlefield, there is no place for hope. What lies there is only
cold despair and a sin called victory, built on the pain of the
defeated. All those people who met there have wholeheartedly admitted
the evil and foolishness of this act called war. As long as people
don't repent and don't regard it as the most evil taboo, then hell
will endlessly reappear in the world.”
Emiya
Kiritsugu
Nella vastissima produzione giapponese
di anime, solo pochi riescono ad emergere dalla massa e a meritarsi
il titolo di capolavoro.
Fate/Zero è
uno di questi.
Prequel
di Fate/Stay Night,
adattamento (mediocre) animato dell'omonima visual novel, Fate/Zero può
essere tranquillamente visionato senza conoscere nulla del primo.
Pone si le basi per la comprensione di Stay Night, ma è
fondamentalmente una storia a sé stante.
La
storia di Fate/Zero si incentra sulla guerra per la conquista del
Graal, combattuta da maghi o Master
che
legano a sé dei Servant,
ovvero la reincarnazione (momentanea) di anime eroiche. Antichi eroi
e re del passato richiamati ancora una volta in questo mondo per
combattere contro altri Servant o Master, allo scopo di possedere il
Graal, un “magico” strumento in grado di esaudire qualunque
desiderio.
I
pretendenti vengono scelti dal Graal stesso; tre rappresentanti
delle famiglie di maghi più in vista ed antiche, von
Einzbern, Tōsaka
e
Matō,
ed
altri maghi più o meno potenti fino ad arrivare ai novizi (o anche a
persone che ignorano completamente le proprie doti magiche). Sette Master e sette Servant, divisi in
altrettante classi: Saber,
Archer, Rider, Assassin, Berserker, Lancer
e
Caster.
Ogni
personaggio è ben caratterizzato e approfondito, ha un background e
un proprio percorso di vita che lo porta ad essere ciò che è o a
comportarsi in un determinato modo. Il livello della narrazione è
altissimo; aiuta anche il fatto che i personaggi siano quasi
tutti adulti, e non ragazzini delle medie e/o liceali. Del resto la
storia si incentra su un gruppo di persone che lotta all'ultimo
sangue (spiando, tradendo, uccidendo) per la realizzazione dei propri
desideri; solo il più valoroso, o il più spietato, sarà degno del
Graal.
Arturia Pendagron/Saber con l'armatura. "The weight of my sword is the weight of my pride. The wound from my battle with you is an honor, not a fetter." |
Ma
il vero punto di forza della storia sono i Servant, e i rapporti che
instaurano con i propri Master o fra se stessi. Ognuno di loro ha
memoria della propria vita, quasi sempre finita con una morte tragica
e il dissolversi dei propri sogni ed ambizioni. Cosa possono
desiderare delle persone di levatura eccezionale, che hanno bruciato
la propria vita inseguendo i propri sogni e desideri?
I
Servant che vengono immediatamente presentanti (gli altri verranno
svelati in seguito, e quindi li lasciamo alla curiosità dello
spettatore) sono Artù,
Alessandro Magno e
Gilgamesh.
Artù
è
in realtà Arturia
Pendragon, Re dei Cavalieri, una giovane ragazza costretta a vestire i panni di un uomo per
governare la sua terra. Leale e nobile, incarnazione stessa del
codice dei cavalieri e del “Re
che vive e si sacrifica per gli altri”,
Arturia è un personaggio malinconico. Dopo aver sacrificato la sua
femminilità e la sua stessa esistenza all'unificazione della
Britannia, prima di morire ha dovuto assistere alla disfatta del suo
ideale. Tormentata anche oltre la morte dall'idea di “salvare la
sua Britannia” Arturia desidera il Graal, non per stessa, ma per
porre rimedio agli errori commessi nel passato che hanno portato
alla disfatta del suo paese.
Alessandro Magno/Rider mentre cavalca Bucefalo. "I shall grieve, and I shall weep. But I shall never regret." |
Alessandro
Magno, Re dei Conquistatori, viene
raffigurato come una persona gioviale e a tratti superficiale, ma con
un carisma impareggiabile e una brama di conquista senza limiti.
Anche lui è un Re che ha visto sgretolarsi fra le dita il proprio
sogno; morto giovane, non ha mai potuto vedere Okeanos,
l'Oceano, nonostante avesse conquistato metà del mondo allora
conosciuto. E come Arturia anche il suo regno non è sopravvissuto
alla sua morte.
Ma a differenza di Arturia, Iskander non cede al rimpianto; ha
vissuto la propria vita al massimo e rifarebbe da capo tutto quanto.
Non ha un vero interesse per il Graal, che vede solo come un mezzo
per realizzare la sua vera ambizione: tornarne in vita e riprendere
la conquista del mondo. Il rapporto con il suo Master, Waver Velvet,
(il più giovane partecipante alla guerra) è uno fra i più belli. Non è avvelenato dall'ombra della schiavitù, della gelosia o del
tradimento. E' un rapporto padre-figlio, che si trasforma lentamente
in una relazione fra pari.
Gilgamesh
è uno dei personaggi più “potenti” e indimenticabili
dell'anime. Re degli Eroi, e primo sovrano del mondo occidentale,
egli considera gli altri sovrani venuti dopo di lui degli impostori, se
non addirittura dei ladri. Difatti una volta tutti i tesori del mondo
erano suoi, e sicuramente anche il Graal era una delle coppe nel
mucchio. Quindi gli altri partecipanti alla guerra sono dei ladri dal
suo punto di vista, o peggio, delle scimmie che imitano un vero Re.
L'interazione
fra questi personaggi e i loro Master sono perfettamente credibili.
La caratterizzazione è profonda e attinge a basi storiche e
mitologiche. Gilgamesh E' Gilgamesh, Alessandro Magno pensa e parla
come farebbe Alessandro Magno e la stessa cosa si può dire per Artù
e gli altri Servant.
Gilgamesh/Archer in tutto il suo splendore. "A soul naturally seeks pleasure, consciously or not." |
I
combattimenti mozzafiato e spettacolari (duelli con le spade, scontri di magia, inseguimenti etc.), sono ben calibrati da una
moltitudine di dialoghi che costruiscono la storia e i personaggi.
Ogni scontro è accuratamente preparato, e molto importanti sono le
decisioni strategiche, per una volta davvero essenziali e non solo
elementi accessori.
Il
character design di Takashi Takeuchi, le animazioni e la colonna
sonora sono di altissimo livello. Un vero piacere per gli occhi, a
corredo di una storia valida e dalle basi solide che si sviluppa
puntata dopo puntata sfruttando ogni genere di tematiche, come ad esempio
il già citato rapporto padre-figlio, il trovare un proprio posto nel
mondo, l'omicidio per piacere o come mezzo per raggiungere uno scopo,
il senso dell'onore, e cosa significa essere un Re.
Saber, alla fine del suo sogno. "I wish for my homeland's salvation. With the omnipotent wish-granting device, I shall avert Britain's fate of destruction." |
Un
anime assolutamente consigliato, sicuramente uno dei migliori mai
prodotti.
“Throughout
history, people with power usually tried
everything
they could to get others to remember them.”
“I suppose having your name recorded in the history books
“I suppose having your name recorded in the history books
is
a form of immortality. But if that just means your name gets
passed
down for two thousand years and nothing else,
I’d
have preferred to have… even a hundredth of that added to my life.”
Waver Velvet & Alessandro
Magno
Trailer:
Tweet
Nessun commento:
Posta un commento