Come ha detto Paolo Bonolis in un comunicato stampa: "Quando l'ho frequentato ho capito che era un uomo di cuore. Ma ha vissuto oltre i limiti e questo non ti viene mai perdonato. Se non metti la divisa della persona perbene vieni additato a volte anche oltre il lecito.".
(Roma nuda, Franco Califano, 1977).
Ao', Franco, ma che ce combini?
Chi magnava, chi se divertiva fori,
è sabato sera e tu me mori.
Così, prima de Pasqua,
neanche er tempo de'n saluto.
Franco, forse Cristo te po' dì stasera
"ao, che c'è?, nessuno te conosce come me
in punta del piedi te ne vieni?",
e te metterà a anima' un po' er Paradiso.
@ Dita d'Inchiostro.
Ricordiamo anche un'altra indimenticabile canzone del Califfo: "Un tempo piccolo".
E' così che vogliamo ricordarlo. Con malinconia, e dolcezza... sperando che adesso sia tra le stelle.
"Dipinsi l’anima su tela anonima
E pranzai tardi all’ora della cena
E mi rivolsi al libro come a una persona
Guardai le tele con aria ironica
E mi giocai i ricordi provando il rischio
Poi di rinascere sotto le stelle
Dimenticai di colpo un passato folle
In un tempo piccolo".
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